Allarme legionella nel milanese: 18 casi, di cui 3 morti
Cronaca Lombardia

Allarme legionella nel milanese: 18 casi, di cui 3 morti

mercoledì 25 luglio, 2018

BRESSO, 25 LUGLIO - Oggi a Bresso, nella provincia di Milano, è morta una donna di 84 anni per le complicanze sopraggiunte dopo aver contratto il batterio della legionella. [MORE]

Si tratta della terza vittima di legionella in tre giorni: ieri e lunedì, infatti, una donna ed un uomo, entrambi di 94 anni, sono deceduti per lo stesso motivo. Tutti e tre i decessi sono avvenuti nell’ospedale Bassini di Ciniselo Balsamo (Milano). Al momento, includendo i deceduti, i casi di contagio dell'epidemia scoppiata in questi giorni a Bresso sono 18.

L’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera ieri aveva dichiarato: "C'è una situazione critica, un'epidemia di legionella, 17 persone colpite e due morti [questo era il bilancio di ieri ndr]. Abbiamo avviato da subito una task force". L’assessore aveva anche raccomandato di seguire delle precauzioni per evitare il contagio: "Pulire i filtri dei rubinetti, lasciare scorrere l'acqua e aprire le finestre quando si fa una doccia calda e pulire molto bene i bacini d'acqua stagnante, perché la legionella non si trasmette bevendo l'acqua o con il contatto personale, ma per inalazione".

Stamattina l’assessore è tornato a parlare tentando di rassicurare: “Oltre l'80% delle persone che hanno contratto la legionella, al momento sono 18 i casi, hanno superato bene la fase acuta: purtroppo alcuni anziani in condizioni critiche e fortemente debilitati non ce l'hanno fatta. Stiamo lavorando e occupandoci al meglio per assistere tutti i malati. Il batterio non ha un'aggressività forte bisogna però rispettare le regole su cui abbiamo insistito: non si trasmette bevendo acqua o da persona a persona, ma bisogna stare attenti alle nebulizzazioni".

Nel frattempo il Gruppo Cap, che gestisce la rete idrica di tutti i comuni di Milano, ha dichiarato che non è stata trovata traccia del batterio della legionella in nessuno dei 13 campioni di acqua prelevata dall’acquedotto di Bresso. I campioni sono stati presi nella zona in cui abitano le persone contagiate. Al momento sono in corso ulteriori analisi.

Il sindaco di Bresso, Simone Cairo, ha richiesto "indagini e rilievi in collaborazione con Arpa e Ats per verificare anche l'aria" per "non escludere nulla". Secondo il sindaco, infatti, "tutte le ipotesi sono sul campo. Le indagini e i rilievi negli acquedotti sono risultati negativi aspettiamo invece quelli effettuati nelle residenze delle persone che sono state ricoverate. C'è il sospetto in alcuni casi è che si stia sviluppando una coltura della legionella negli ambienti domestici”.

A breve la Procura di Milano aprirà un’inchiesta a carico di ignoti e senza ipotesi di reato sull'epidemia di legionella. Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano ha però fatto sapere che "non si tratta di un’emergenza, anche se chiaramente sul fatto che si ripresenti ciclicamente a Bresso faremo verifiche".

Un’inchiesta analoga fu aperta e poi archiviata per alcuni casi di legionella che si verificarono a Bresso tra il 2014 e il 2015. Tuttavia questa epidemia sembra peggiore rispetto a quella di qualche anno fa: allora ci furono sei malati, di cui un morto, distribuiti nell’arco di diversi mesi invece questa volta l’epidemia in pochi giorni ha portato già a 18 contagi, di cui tre morti.

Fonte immagine: ilgiorno.it

Fabio Di Paolo

 


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