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LECCE, 21 NOVEMBRE 2014 - Era stata programmata per oggi la sentenza nell'aula bunker del tribunale di Lecce: gli imputati erano noti esponenti della mafia brindisina. L'aula, però, è stata velocemente sgomberata, a causa di un allarme bomba.
Gli imputati erano stati arrestati nel 2010, dopo l'operazione Calipso da parte delle forze dell'ordine leccesi: nell'ambito della stessa inchiesta, si riuscì a spezzare il rapporto tra la mafia brindisina e quella albanese per lo spaccio di droga.[MORE]
L'allarme è arrivato un'ora prima della sentenza, quando una telefonata anonima ha avvertito sulla presenza di un ordigno nascosto all'interno dell'aula. Seguendo le procedure di rito, gli agenti hanno quindi provveduto ad allontanare i presenti e a svolgere le indagini di rito.
Gli artificieri non hanno trovato nessun ordigno e hanno provveduto a fare rapporto sul falso allarme. In primo grado, uno degli esponenti mafiosi presenti in aula era stato condannato a 24 anni di carcere, mentre un secondo soggetto era stato condannato a 13 anni di reclusione.
Dopo l'ispezione delle forze dell'ordine, il giudice potrà comunque leggere la sentenza nelle prossime ore: si ipotizza che l'episodio possa essere in qualche modo collegato a un episodio analogo avvenuto il mese scorso, quando due telefonate anonime avevano lanciato l'allarme bomba sia al tribunale di Lecce che in un liceo vicino.
(Foto limpiccione.it)
Annarita Faggioni
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