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Palermo, 28 aprile - C'è un futuro per Alitalia, ma solo se si cominciano a fare le scelte giuste, se si decide di operare una strategia, se si comprende che il problema non è la concorrenza tra le low cost e le tratte brevi, ma il medio e lungo raggio. E' necessaria, secondo la leader della CGIL, Susanna Camusso, la riqualificazione delle modalità di accesso e di partenza del nostro Paese.[MORE]
Un barlume di speranza, quindi, c'è per la compagnia di bandiera, mentre intanto si è chiesto di riprendere le trattative con i sindacati.
Il leader della UIL, Carmelo Barbagallo, ha affermato, infatti, di aver chiesto di riprendere la trattativa perchè il piano industriale era insufficiente a risolvere i problemi dell'Alitalia. Ci si è resi conto, d'altronde, che i costi che ci saranno facendo "macelleria sociale" avranno consegenze ancora più gravi.
La soluzione prevede una discussione seria che possa definitivamente eliminare i sovracosti, che sono circa 750 milioni l'anno, dovuti al fatto che la compagnia di bandiera paga più del doppio delle altre compagnie il carburante, il leasing degli aerei, la biglietteria, le manutenzioni.
La speranza, dunque, è che una trattativa più attenta e scelte più oculate possano risollevare la crisi profonda che Alitalia sta patendo, con tutte le conseguenze non solo per i dipendenti, quanto e soprattutto per i viaggiatori.
Emanuela Salerno
Fonte immagine: www.corporate.alitalia.it