Aliquote IRPEF, Mancuso spiega: "aumenti dovuti a rincari regionali imposti dalla legge"
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CATANZARO, 27 GENNAIO 2014 - “Gli aumenti delle aliquote Irpef nel Comune di Catanzaro sono da addebitare esclusivamente ai rincari delle addizionali decisi dalla Regione, che le ha rese ancora più corpose a causa del regime del Piano di rientro nel comparto sanitario a cui è sottoposta”.
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Lo ha affermato l’assessore al bilancio di Palazzo De Nobili, Filippo Mancuso, precisando la situazione del Comune, che nei giorni scorsi è stata presa in esame, su alcune testate nazionali, insieme a quella di tutti gli altri Capoluoghi regionali.
“La Calabria – ha proseguito Mancuso - ha applicato l’aliquota massima dell’1,73%, ma ha dovuto subire un ulteriore aggravio dello 0,30%, in base alle imposizioni dovute al Piano di rientro sanitario. Gli stessi adeguamenti dell’addizionale sono stati varati da altre due regioni, Campania e Molise, anch’esse sottoposte al Piano di rientro nella sanità.
L’addizionale complessiva, dunque, è salita in tutte e tre le regioni al 2,03%, nel computo del quale va tenuto conto degli aumenti imposti dal decreto “Salva Italia”. L’addizionale comunale, invece, non subisce variazioni dal dicembre del 2011, cioè da quando, nella passata consiliatura, è stata aumentata dello 0,3% solo ed esclusivamente per consentire al Municipio di rientrare nel Patto di stabilità appena sforato. La delibera nr. 97, che ha portato l’addizionale comunale Irpef allo 0,8% - ha concluso l’assessore - è stata votata dal Consiglio comunale il 19 dicembre 2011 ed è stata poi solamente confermata negli anni successivi”.