Alfano: "nessuna trattativa, si sarebbe giocato lo stesso". Importante restituire stadi ai cittadini
Cronaca Liguria

Alfano: "nessuna trattativa, si sarebbe giocato lo stesso". Importante restituire stadi ai cittadini

mercoledì 7 maggio, 2014

GENOVA, 07 MAGGIO 2014 - Sono ancora accesi i riflettori sulla finale di Coppa Italia Fiorentina - Napoli giocata lo scorso sabato, 03 Maggio, allo Stadio Olimpico di Roma.

Il ministro degli Interni Angelino Alfano ha comunicato alla Camera che non c'è stata alcuna trattativa con gli ultras e che la partita, nonostante i disordini e gli incidenti fuori lo stadio, si sarebbe giocata lo stesso.

In realtà c’è da dire che il corso degli eventi, che si sono susseguiti sabato 03 Maggio allo Stadio Olimpico di Roma hanno generato in molti il dubbio che il match si sia giocato dopo il lascia passare del capo ultras Gennaro De Tommaso. Dalla aula della Camera Angelino Alfano ha sciolto ogni dubbio sottolineando che “nessuna trattativa c’è stata, la partita si sarebbe svolta comunque anche per scongiurare rischi da deflusso”.

Nel frattempo restano ancora molto delicate le condizioni di Ciro Esposito, il giovane tifoso rimasto gravemente ferito durante gli scontri avvenuti poco prima del fischio di inizio della finale di Coppa Italia. Le condizioni del giovane, che al momento è stato trasferito presso il Policlinico Gemelli di Roma, sono ancora da chiarire. La prognosi, infatti, è tuttora riservata.[MORE]

Fuori l’Olimpico, dopo il presentarsi degli incidenti tra ultras e il ricovero di Ciro Esposito, la polizia ha giocato un ruolo importante nella gestione degli eventi che si sono generati. Moltissimi tifosi del Napoli, infatti, ignari della ricostruzione dei fatti hanno inveito contro le forze dell’ordine credendole le artefici dell’incidente di Ciro Esposito.

Alfano ha sottolineato come sia stato difficile “riportare la calma” escludendo la presenza delle forze dell’ordine durante il ferimento del tifoso napoletano specificando che gli occhi sono tutti puntati su Daniele De Santis, l'ultras romanista accusato di aver aperto il fuoco contro la tifoseria del Napoli. Ora resta da capire se l'uomo abbia agito da solo oppure in compagnia di qualche altro ultras. 

Sono ancora in corso controlli “sull’arma da fuoco a seguito del risultato non dirimente della prova stub”, mentre restano nei confronti del tifoso romanista De Santis “evidenti elementi di responsabilità per il ferimento dei tre supporter napoletani” anche se la prova video, che ha ripreso l'incidente, non mostra la persona che realmente ha sparato.

Dalla sua, infatti, De Santis, accusato di tentato omicidio, ha da poco ribadito al Gip la sua totale innocenza: "non ho sparato io, ma non sono nelle condizioni di poter ricordare cosa è accaduto precisamente".

Poi le ultime parole di Alfano sono state indirizzate per rilanciare l’appello pronunciato da Giorgio Napolitano alcuni giorni fa; un appello in cui si invitano i club delle squadre di calcio a non trattare con le tifoserie. E’ fondamentale, ha detto Alfano, “definire le misure più idonee affinché si possano restituire gli stadi ai cittadini”.

Emanuele Ambrosio

img. ilmeteo.it


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