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CAGLIARI, 09 NOVEMBRE 2012 – Nuova manifestazione spontanea degli operai Alcoa stamattina a Cagliari, di fronte alla sede del rappresentante del Governo, il prefetto Giovanni Battista Tuveri.[MORE]
Per dipendenti diretti e delle ditte d'appalto, dopo la provocazione del servizio da lavavetri, questa è la seconda iniziativa. Alle otto hanno tenuto un sit in dinnanzi ai cancelli dello stabilimento, per poi raggiungere Cagliari. C'è stato qualche momento di tensione quando della vernice è stata lanciata contro il palazzo. Il fine è sempre lo stesso: non farsi dimenticare.
Per questo i sindacati richiedono che si predisponga un progetto di salvataggio degli impianti e che il 13, quando è previsto che i ministri Passera e Barca visitino il territorio, si tenga un tavolo specifico riguardante la vertenza Alcoa. In caso di mancata risposta su quest'ultimo punto, promettono una trasferta a Roma. Il prefetto ha promesso di riportare le richieste al Governo.
Rino Barca, Cisl, motiva quest'ultima istanza rilevando che «Non abbiamo ancora la certezza che il 13 i ministri incontrino i sindacati dell'Alcoa perché sappiamo che vengono solo per il Piano Sulcis. Ci sono delle questioni che devono essere risolte immediatamente come il nodo dell'energia e della Commissione europea perché questo territorio, questo Polo industriale ed i lavoratori dell'indotto non possono essere lasciati al loro destino» ed ha voluto sottolineare che «La gente vuole lavorare per mantenere la dignità. Il Governo aveva garantito che l'alluminio era una produzione strategica per la nazione, ma dal 2 novembre scorso gli italiani sono completamente dipendenti da altri Paesi per questa produzione. Inoltre abbiamo chiesto che il prefetto si attivi con la Regione perché si concluda quanto prima l'accordo quadro per i lavoratori degli appalti che rischiano di essere licenziati».
Il primo punto trova conferma in una dichiarazione di Mario Ghini, segretario nazionale della Uilm: «al ministro Corrado Passera che guiderà la delegazione dell’esecutivo ricorderemo la necessità di sostenere i finanziamenti da parte del governo centrale al piano per il Sulcis-Inglesiente, ma è evidente che rispetto a questa programmazione lo stabilimento siderurgico della provincia suddetta rimane l’urgenza da risolvere per le sorti dell’intera economia regionale. In quest’ottica è bene non dimenticare le centinaia di lavoratori dell’indotto industriale che abbisognano di un piano specifico e sostenibile di ammortizzatori sociali. Anche questo versante al momento è scoperto».
Ma non basta: si è annunciato che si terrà un'ulteriore presidio alla miniera di Serbariu proprio in occasione della tanto attesa visita.
(in foto: gli operai Alcoa durante una protesta, fonte: ansa)
Marco Secci