Al via il progetto "Lexem sulle specie aliene invasive"
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TRENTO, 17 GENNAIO 2014 - Sul sito provinciale di Trento è stato divulgato il seguente comunicato. Per contrastare la progressiva diffusione delle specie aliene invasive, in particolare zanzara tigre, zanzara coreana e Drosophila suzukii, è partito il grande progetto di ricerca finanziato dalla Provincia autonoma di Trento e coordinato dalla Fondazione Edmund Mach che si propone di aumentare la conoscenza sulla biologia di questi insetti e individuare appropriati metodi di controllo.
Il progetto, partito ufficialmente oggi con un meeting a San Michele all’Adige, conta sulla collaborazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e del Centro europeo per il controllo delle malattie e coinvolge altri enti di ricerca, tra cui FBK, Università di Trento, MUSE, Istituto Zooprofilattico delle Venezie, Università Bocconi, Università La Sapienza, Politecnico di Milano e, a livello internazionale, Università dell’Oregon, Università di Davies, Università di Zurigo.
Per la realizzazione delle prove sperimentali il progetto si avvarrà del supporto di alcuni enti e soggetti del mondo agricolo trentino che figurano come stakeholders: Apot, Servizio fitopatologico provinciale, Sant’Orsola, Aurora fruit, Levico Frutta, Cooperativa Agri90, Garden frutta, Consorzio vini del Trentino, Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento e di Bolzano, Consorzio dei comuni trentini, Zobele industries unitamente a Regione Veneto, Regione Emilia Romagna e Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lombardia Emilia Romagna.
“In Europa più di mille specie sono considerate invasive – spiega il capo progetto Annapaola Rizzoli del Centro Ricerca e Innovazione-. Tra queste specie ci sono numerosi insetti di interesse sia sanitario (ad esempio la zanzara tigre e la zanzara coreana) e di impatto sulle produzioni agricole ( ad esempio la Drosophila Suzukii)”. Anche il Trentino e il Veneto stanno affrontando l’invasione di queste specie che per definizione, sono quelle intenzionalmente o accidentalmente trasportate dall’uomo al di fuori del loro areale biogeografico che diventano invasive quando, superato il periodo di acclimatazione, mostrano capacità di espansione nel nuovo ambiente e provocano danni ecologici, economici ed alla salute pubblica.
(Fonte Provincia Trento) [MORE]