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GIACARTA (GIAVA), 30 DICEMBRE 2014 – Avvistati nel Mard di Giava i resti dell’Airbus 320 dell’AirAsia. L’aereo scomparso lo scorso 28 dicembre con 162 persone a bordo sembrerebbe corrispondere a quell’”ombra” adagiata sul fondale marino rilevata dagli aerei militari indonesiani intorno alle 7 di questa mattina (ora italiana). A confermare il ritrovamento è stato il direttore generale dell’Aviazione civile indonesiana, Bambang Soelistyo, che ha comprovato la risalita in superficie dei rottami e dei primi corpi.
Aereo scomparso, rinvenuti i rottami e i primi corpi
Sembrerebbero confermati i rottami rinvenuti a 160 km dall’isola di Borneo: il seggiolino, i bagagli, il portellone, lo scivolo d’emergenza e altri resti, secondo fonti ufficiali indonesiane, apparterebbero all’Airbus 320. L’ipotesi è avvalorata anche dal colore bianco e rosso degli oggetti ritrovati. Intorno alle 13:25 (7:25 ora italiana) i funzionari hanno confermato la presenza di corpi galleggianti e il direttore Soelistyo ha dichiarato: ‹‹abbiamo visto un oggetto che fluttuava e sembrava essere il corpo di uno dei passeggeri››. Mentre le immagini dei primi ritrovamenti erano trasmesse dalla TV locale, le fonti ufficiali dichiaravano il ritrovamento di altri 6 corpi: nessuno dei passeggeri recuperati indossava il giubbotto di salvataggio. Pochi minuti fa è stato confermato il recupero di altri 40 passeggeri.
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Aiuto USA: in arrivo un cacciatorpediniere
Intanto l’America porge il suo aiuto per il recupero dell’aereo scomparso. Nel pomeriggio, infatti, dovrebbe giungere nel Mar di Giava un cacciatorpediniere della marina militare statunitense. La Uss Simpson è un’imbarcazione progettata per trasportare oggetti di grandi dimensioni. L’aiuto statunitense era stata richiesto dal governo indonesiano nei giorni scorsi come conferma anche il portavoce del Pentagono, John Kirby, ‹‹la USS Simpson è stata inviata per aiutare nelle operazioni di ricerca del volo 8501 dell’AirAsia››.
Erica Benedettelli
[immagine da urbanpost.it]