Africo: nulla è perduto! si riparte da Alberto Criaco per realizzare il “miracolo”
L’Africo, dopo un inizio di stagione da dimenticare (3 punti soltanto dopo 14 partite, frutto di un’unica vittoria e 13 confitte), ritorna in pista e parte dalla guida tecnica che è stata ufficialmente affidata ad Alberto Criaco, tecnico dall’alto profilo professionale che dopo un periodo di riposo (ultima esperienza ad Ardore in Eccellenza) abbraccia il progetto tecnico della squadra del suo paese per cercare di risollevarla dai bassi fondi nel quale è purtroppo caduta.
L’impresa è sicuramente ardua, ma Criaco ha dimostrato con i fatti che quando c’è da lottare lui c’è e riesce sempre ad esprimere il meglio di se stesso mettendo in campo passione, orgoglio, tecnica e professionalità.
Criaco (46 anni), ricordiamo che negli anni passati ha allenato formazioni di rilievo nel panorama calcistico dilettantistico come la Bovalinese, il Brancaleone e l’Ardore, negli ultimi tre anni per ben due volte è stato designato come miglior allenatore del campionato di Eccellenza, e questo la dice lunga sulle sue indiscusse qualità tecnico-professionali.
E su ciò ha puntato il DS dell’Africo, Leo Criaco, per dare una scossa non solo alla squadra, ma a tutto l’ambiente africese, mai domo ad una desolante retrocessione.
Per ripartire, ovviamente, si è puntato anche a fare acquisti mirati a migliorare la rosa, come il bomber Mimmo Bruzzaniti (proveniente dall’Ardore); Giorgi, Richichi e Mollica (provenienti dalla Bovalinese) e Bruno Criaco proveniente dal San Nicola Chiaravalle.
Questi ultimi arrivi erano stati preceduti dagli arrivi di Ciancio (portiere) e Fittaioli (centrocampista).
“Sono contento -ha dichiarato Alberto Criaco- che ritorno a casa, una piazza che mi ha voluto fortemente ed al quale ovviamente sono fortemente riconoscente.
La trattativa non è stata semplice, ma alla fine gli obiettivi comuni hanno avuto la meglio e di ciò non possiamo che essere tutti contenti.
Siamo consapevoli che la situazione è difficile e complicata, una situazione quasi titanica, ma i presupposti per far bene ci sono.
Al momento l’obiettivo è quello di agguantare almeno una posizione play-out che ci consenta di giocarcela con chiunque, se poi dal campo viene qualcosa di più siamo qui ad accoglierla ben volentieri”
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