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ROMA,15 MAGGIO- A Farah, città che conta 70 mila abitanti, c’è stato un attacco a sorpresa lanciato dai Taleban.
La situazione di insicurezza nella provincia è stata più volte denunciata dal governatore locale, che poi si è dimesso in polemica con il presidente afghano Ashraf Ghani.[MORE]
Questa mattina gli islamisti sono riusciti a impadronirsi degli uffici governatici, dove si sono asserragliati. Kabul ha già inviato unità delle forze speciali della polizia e dell’esercito per riprendere la città ma la battaglia si annuncia difficile.
Questo blitz apre l’ormai annuale offensiva “di primavera” dei Taleban, in seguito a altri attacchi da parte di altri gruppi terroristici quali l’ISIS e il Network Haqqani.
Si tratta di una vera e propria guerra tra jihadisti, e questa volta lo scotto è stato pagato dai cittadini afghani di Farah.
Altro motivo degli attacchi è il processo elettorale. I terroristi vogliono bloccarlo. Infatti in Afghanistan è stato lanciato un sistema di carte di identità elettroniche alle quali saranno associate le nuove carte elettorali e i brogli saranno resi molto più difficili. Motivo di quest’iniziativa è la non garanzia del sistema attuale, nel quale gli aventi diritto al voto sono 14 milioni di persone ma i votanti effettivi risultano essere 23 milioni. Obiettivo dei Taleban è quello sabotare l’operato della burocrazia afghana e di intrarciarla, in nome dell’odio verso la democrazia “occidentale”.
E infatti nel mirino degli attacchi ci sono i centri di registrazione e le istituzioni.
Gli attacchi islamisti puntano anche a bloccare il processo elettorale che dovrebbe portare alla rielezione del Parlamento in autunno e alla presidenziali nel 2019. Il sistema di voto è stato riformato su pressione del leader dell’opposizione Abdullah Abdullah, capofila dei tagiki. Il sistema attuale non dà garanzie perché esistono 23 milioni di carte elettorali contro 14 milioni di aventi diritti al voto.
In pratica metà dei voti espressi sono doppi e comprati. Così è stato lanciato un sistema di carte di identità elettroniche alle quasi saranno associate le nuove carte elettorali e i brogli saranno resi molto più difficili. E’ una impresa al limite dell’impossibile per la burocrazia afghana e i Taleban e altri gruppi islamisti voglio sabotare tutto in nome dell’odio per la democrazia “occidentale” e hanno già compiuto numerosi attentati ai centri di registrazione.