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MILANO, 22 APRILE - E’ un bilancio da brivido quello che giunge dall’Afghanistan, dove oltre 140 soldati hanno perso la vita in un attacco che ha visto i jihadisti colpire ancora. I soldati sono stati uccisi nella base militare di Mazar- I-Sharif, considerata la città più importante del nord del Paese.[MORE]
I Talebani, travestiti da militari, mietono un bilancio che potrebbe anche essere peggiore, poiché probabilmente destinato a salire. Il governo al momento non conferma, ma si tratterebbe del più grave massacro di soldati dal 2001, che vide il regime talebano stroncato dagli attacchi degli Usa.
I Talebani si sono presentati in uniforme militare, fingendo di far parte dell’esercizio anche per mezzo di veicoli apparentemente riconducibili ad essi. Poi hanno aperto il fuoco, con una carneficina coadiuvata da armi e granate. L’attacco è stato poi rivendicato, e farebbe riferimento ad una vendetta talebana a seguito della morte di uno dei leader nella provincia della stessa città.
Il generale Waziri, portavoce del ministero della Difesa, aveva parlato di oltre 100 soldati morti nell’attacco. Bilancio poi evidentemente salito ed attualmente non definibile con certezza. Resta anche l’incertezza, detto delle modalità attuate dai Talebani, sul numero degli autori della strage. Secondo fonti del ministero tale numero sarebbe pari a 6 persone, di cui uno arrestato. Di diversa idea i media locali, che hanno parlato della presenza di almeno 11 Talebani.
foto da: si24.it
Cosimo Cataleta