Acqua: Anbi, risorsa torna a irrigare campi catanzarese

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Acqua: Anbi, risorsa torna a irrigare campi catanzarese. "Primo segnale frutto impegno assessore regionale De Caprio"
CATANZARO, 21 AGO - Attesi i tempi necessari ad espletare le procedure tecniche in piena sicurezza, torna l'acqua ad irrigare i campi del catanzarese, grazie ad una disposizione della Regione che impone alla società multiutility A2A il rilascio di 155 mila metri cubi d'acqua al giorno, anche per uso potabile, a valle della centrale idroelettrica di Magisano.

E' quanto rende noto l'Anbi, Assoociazione nazionale bonifiche e irrigazioni. "E' il quantitativo minimo, sufficiente ad evitare la perdita dei raccolti, già flagellati dalla siccità - sostiene Francesco Vincenzi, presidente dell'Associazione - e siamo ancora lontani dai 280 mila metri cubi, previsti dalla convenzione, ma è un primo segnale, frutto dell'impegno dell'assessore regionale all'Ambiente, Sergio De Caprio e della mediazione regionale, fortemente sollecitata dall'azione congiunta delle organizzazioni professionali agricole e del Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese, costretto addirittura a rivolgersi alla Magistratura per vedere affermato un proprio diritto".

"E' questo - prosegue Vincenzi - un aspetto fondamentale della vicenda, esempio per superare la logica dei commissariamenti senza fine in atto in Sicilia e Puglia: solo l'autogoverno è in grado di garantire le legittime aspettative dei consorziati, cui bisogna rispondere anche al Sud con crescente efficienza e determinazione."

"Va sempre ribadito come le normative sull'utilizzo del bene pubblico acqua attribuiscano priorità all'uso agricolo dopo quello per fini umani -aggiunge Massimo Gargano, direttore generale di Anbi - detto ciò, ribadiamo piena disponibilità e consapevolezza a ricercare le necessarie compatibilità fra i crescenti interessi gravanti sulle risorse idriche. Per questo, già da tempo, le progettualità dei Consorzi di Bonifica ed Irrigazione rispondono a criteri di multifunzionalità in sintonia con le esigenze del mondo agricolo: dalla produzione idroelettrica alla fruizione ambientale e turistica. E' già così per gli 858 progetti definitivi, presentati da Anbi per essere inseriti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza; al Sud ne sono previsti 277 per un investimento di quasi 1 miliardo e 900milioni di euro, capaci di attivare circa 9.500 posti di lavoro".

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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