Abusi su bimbe: pm valuta ipotesi giudizio immediato per maestro
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ROMA, 28 MARZO- E' finito nei guai per i video ma anche alla luce di quanto è stato trovato dagli inquirenti nella sua abitazione. Il 25enne maestro italo-britannico, ma originario della Thailandia, arrestato la settimana scorsa con l'accusa di atti sessuali su alcune bimbe di un nido privato riservato ai dipendenti della Banca d'Italia, rischia il giudizio immediato.[MORE]
Anche se i tempi non sono ancora maturi, è probabile che, alla luce del materiale probatorio che gli inquirenti definiscono "fin troppo robusto", la Procura intenda percorrere questa strada. Durante l'interrogatorio di garanzia, l'uomo, sospeso dall'incarico tre giorni prima dell'esecuzione della misura cautelare del 20 marzo e subito dopo la perquisizione subita a casa, ha cercato di negare ogni accusa ma quando gli sono state mostrate le stampe di alcuni filmati tratti dalle microcamere nascoste, installate nell'aula della scuola su ordine della stessa Procura che ha firmato il decreto di videosorveglianza senza passare per il vaglio del gip, ha preferito optare per la facolta' di non rispondere.
L'indagine era partita alla fine del gennaio scorso a seguito di una dettagliata denuncia presentata ai carabinieri del reparto operativo di Roma dalla mamma di una bimba che la sera prima, a cena, aveva espresso una frase dal contenuto equivoco e riferita a un gioco particolare. Il maestro viene iscritto due giorni dopo dal pm Francesca Passaniti e dall'aggiunto Maria Monteleone.
Una seconda denuncia, datata 9 marzo, è stata presentata invece dalla mamma di un'altra piccola presso il commissariato di polizia di Marino. Due denunce dal contenuto genuino, per gli inquirenti, e soprattutto analogo perche' le due mamme neppure si conoscevano e nessuna sapeva che la Procura aveva attivato subito una serie di accertamenti dopo la prima segnalazione. E quando il maestro è stato sospeso, i carabinieri hanno provveduto ad avvertire i genitori interessati e poi tutti quelli che hanno i figli iscritti a quel nido per raccontare loro che cosa stesse succedendo.
Il tutto all'insegna della collaborazione fornita dalla Banca d'Italia. Chi indaga vuole ora scavare nel passato del maestro e capire come mai godesse di buone referenze al punto da trovare un impiego simile. L'uomo, detenuto a Regina Coeli, ha ancora qualche giorno a disposizione per decidere se rivolgersi al tribunale del riesame per impugnare l'ordinanza cautelare.
Emanuela Salerno
Fonte immagine: www.ilfattoquotidiano.it