Aborti clandestini, arrestato un medico: gettava i feti in bagno
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VICENZA - Un 49enne medico di Grumolo delle Abbadesse (Vicenza) è stato tratto in arresto dai Carabinieri di Vicenza per interruzione volontaria della gravidanza in struttura non idonea, falso ideologico e favoreggiamento della prostituzione. L'uomo, un ginecologo, in servizio all'ospedale di Arzignano, sempre nel vicentino, avrebbe allestito in casa sua un piccolo ambulatorio dove sostanzialmente operava aborti clandestini.[MORE]
Secondo quanto emerso dalle indagini, l'abitazione veniva utilizzata come una sorta di ospedale: le donne venivano per terminare gravidanze indesiderate, il medico interveniva, si liberava dei feti gettandoli nello scarico del bagno, e, in caso di complicazioni, ospitava le pazienti in casa. In base a quanto scoperto dai Carabinieri ogni intervento costava fino a 1500 euro.
Dura la reazione di Francesca Martini, sottosegretario alla Salute, per la quale si tratta di ''una vicenda letteralmente indecente''. ''La Regione Veneto nomini immediatamente una commissione d'inchiesta - aggiunge - . Mi attendo inoltre una condanna esemplare da parte della magistratura e l'espulsione dall'Ordine dei medici".
Per il sociologo Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione Parlamentare per l'infanzia, "siamo all'orrore". ''Gettare un feto nello scarico del water rappresenta il massimo disprezzo nei confronti della vita, della persona'', conclude Marziale.
(Adnkronos)