Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ROMA - Per il 16 giugno è previsto il “tax day”: oltre 25 milioni di proprietari di immobili diversi dall'abitazione principale, di cui il 76% lavoratori dipendenti e pensionati, dovranno prontamente pagare l'acconto dell'Imu/Tasi.[MORE]
Per quanto riguarda le prime case, 3,5 milioni di proprietari pagheranno l’Imu/Tasi sulle seconde pertinenze, con un costo medio di 55 euro. Dopo l'abolizione della Tasi sull'abitazione principale, quest'anno l'acconto sarà di 10,1 miliardi di euro (20,2 miliardi di euro in totale). Questo quanto risulta dal rapporto Uil su Imu e Tasi 2016, elaborato dal Servizio Politiche Territoriali della Uil .
Secondo i risultati del rapporto, il costo maggiore in valore assoluto per una seconda casa a disposizione si registrerà a Roma con 2.064 euro medi, di cui 1.032 euro con l’acconto il prossimo 16 giugno; il risparmio maggiore in valori assoluti si registra invece a Torino, con 403 euro medi a famiglia. "Il costo medio dell'Imu/Tasi su una seconda casa - spiega Guglielmo Loy, segretario confederale Uil – sarà di 1.070 euro medi (535 euro da versare con l'acconto), con punte di oltre 2 mila euro nelle grandi città.
Se si prendono in considerazione i costi dell'Imu/Tasi sulle prime case, cosiddette di lusso, - abitazioni signorili, ville e castelli -, il costo medio sarà di 2.610 euro (1.305 euro l'acconto di giugno), con punte di oltre 6 mila euro. Anche se sull'abitazione principale non si pagano più le imposte - continua Loy - per 3,5 milioni di proprietari non è proprio così.
Si tratta di coloro che possiedono una seconda pertinenza dell'abitazione principale della stessa categoria catastale - cantine, garage, posti auto, tettoie - per la quale l'Imu/Tasi va versata con l'aliquota che spesso è quella delle seconde case, con costi medi di 55 euro, con punte di 110 euro". Guglielmo Loy spiega che “il 41% (14,5 milioni di persone) del totale dei contribuenti con redditi da lavoro dipendente e pensione (39,5 milioni di persone) possiede un immobile diverso dall'abitazione principale.
E non si tratta di persone propriamente benestanti, dal momento che il 68% di essi (9,8 milioni di persone) dichiara un reddito al di sotto dei 26 mila euro". Abolita la Tasi sulle prime abitazioni, circa 20 milioni di proprietari (19.728.834) quest'anno risparmieranno in media 191 euro, media che cresce a 203 euro se si tratta di un immobile ubicato in città capoluogo di provincia.
Luna Isabella
(foto da monitorenapoletano.it)