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CAGLIARI, 24 MARZO 2014 – Il copione della Serie A non cambia nemmeno nella ventinovesima giornata, poiché Juventus e Roma continuano la propria corsa senza intoppi. Al Massimino i bianconeri si aggiudicano il posticipo contro il Catania, mentre i giallorossi vincono l’anticipo del sabato contro il Chievo; rimane dunque invariato il vantaggio di 14 punti della squadra di Conte su quella di Garcia, che però ha una partita in meno. Il Napoli viene sconfitto in casa dalla Fiorentina e l’Inter ha la stessa sorte nella sfida contro l’Atalanta. L’Hellas Verona capitola al Marassi sotto i colpi della Sampdoria, che rifila una manita ai clivensi; Parma-Genoa finisce in pareggio, così come Lazio-Milan. Il Torino si impone sul Livorno in una gara decisa da Ciro Immobile, che porta a casa il pallone in virtù della sua straordinaria tripletta. Conquistano il successo tra le mura amiche anche Udinese e Bologna, che battono di misura Sassuolo e Cagliari. Tra soli due giorni le squadre torneranno in campo per disputare la trentesima giornata nel turno infrasettimanale di mercoledì 27.
La partita tra Juventus e Catania risulta essere piuttosto nervosa, tanto che l’arbitro, forse per dare un segnale ai giocatori in campo, al 27° espelle per proteste i due allenatori, Conte e Maran. Gli etnei provano a impensierire i bianconeri, ma al 17° Caceres si immola per bloccare il tiro di Monzon. Al 34° spinge anche Osvaldo, ma quasi certo di essere in posizione di fuorigioco, prova un’improbabile colpo di tacco. L’italo-argentino ci riprova anche nella ripresa, però anziché il goal partita, al 59° trova l’assist vincente per Carlitos Tevez, pronto a infilarsi centralmente e a calciare un destro incrociato micidiale sul secondo palo. I padroni di casa rimangono in inferiorità numerica al 67° per l’espulsione di Bergessio e gli ospiti provano a raddoppiare, senza però riuscirci, con Pirlo, Vidal, Tevez e Lichtsteiner.
Al Bentegodi la Roma accelera fin da subito e al 17° passa grazie a un errore del difensore del Chievo Cesar che, nel tentativo di compiere un retropassaggio, finisce per favorire Gervinho, pronto a calciare il pallone alle spalle di Agazzi. I giallorossi non approfittano di alcuni svarioni della retroguardia gialloblu, ma al 42° raddoppiano comunque con Destro che, servito dallo splendido passaggio filtrante di Taddei, riceve palla e trafigge il portiere. Prima dell’intervallo c’è tempo anche per il siluro dalla distanza di Nainggolan, che termina al lato. Ospiti pericolosi anche nella ripresa, soprattutto con Gervinho, mentre i padroni di casa impegnano De Sanctis con il velenoso sinistro di Obinna e la conclusione di Pellissier.
La Fiorentina beffa il Napoli e conquista i tre punti in trasferta con una rete all’87° minuto. Nel primo tempo i partenopei sono ordinati e decisi e solo una straordinaria prestazione di Neto salva la viola dagli assalti azzurri targati Higuain, Hamsik e Insigne. Al 37°, però, gli uomini di Benitez rimangono in dieci per il rosso diretto rifilato a Ghoulam, colpevole di aver steso Bakic appena fuori dal limite dell’area interrompendo una chiara occasione da goal; un’espulsione che condizionerà in maniera pesante il prosieguo della gara. Nella seconda frazione di gioco è infatti la squadra di Montella a fare la partita, con Ilicic, Cuadrado e Matri che non monetizzano chance importanti; la gara si decide sul finale, quando Matri attira a sé Reina sulla sinistra per poi crossare al centro per Pasqual, il quale a sua volta prova un pallonetto morbido che all’altezza del secondo palo viene deviato in rete da Joaquin.
Dopo due grandi parate di Handanovic e la traversa colpita da Denis, l’Atalanta passa in vantaggio in casa dell’Inter con Bonaventura che, servito da Maxi Moralez, libera un bolide imprendibile. Dopo appena 60 secondi i padroni di casa agguantano il pareggio con Mauro Icardi, bravo a dribblare l’avversario e a capitalizzare l’assist di Guarin. La squadra di Mazzarri non si accontenta e prova a vincere la gara, però D’Ambrosio e Jonathan hanno poca fortuna e Guarin e Palacio centrano rispettivamente palo e traversa, così come capiterà, nella stessa azione, a Jonathan e Icardi all’88°. Sul fronte opposto, intanto, gli orobici vedono Jonathan salvare un goal di Brienza a porta vuota, ma non si perdono d’animo e all’ultimo minuto trovano la rete dell’uno a due ancora con Bonaventura, che da due passi infila un Handanovic non proprio impeccabile.
Il Parma porta a 17 la striscia di risultati utili consecutivi, benché contro il Genoa non vada oltre il pareggio; i liguri, intanto, possono gioire per il punto pesante conquistato in un campo difficile come il Tardini. I crociati partono bene, ma i rossoblù sbloccano il risultato al 21° con Cofie che, lanciato in area dalla destra da Konate, trafigge il portiere con una potente conclusione. I crociati pareggiano dopo appena dieci minuti quando, sugli sviluppi di una punizione calciata da Cassano, si accende una mischia in area che premia Schelotto, bravo calciare di prima e a spedire la palla dove Perin non può arrivare. Gli emiliani cercano il goal della vittoria con Parolo, Munari e Amauri, mentre gli ospiti rispondono con Calaiò e De Ceglie, che centra l’incrocio dei pali, ma il risultato rimane invariato.
Il Milan, ospite della Lazio all’Olimpico, si rivela confuso e impreciso e commette troppi errori in fase di impostazione; solo al 39° il sinistro a giro di Honda, servito da Essien, termina di poco alto sopra la traversa della porta difesa da Berisha. A 42° la Lazio segna con Novaretti, ma la rete viene annullata perché l’offside di Biava viene considerato attivo in quanto copriva la visuale del difensore avversario. Un minuto più tardi i rossoneri sbloccano il risultato grazie all’autogoal di Konko, che interviene sul cross di Kakà e finisce per infilare la palla alle spalle del portiere biancoceleste. Nel secondo tempo Candreva e Biglia animano la squadra laziale e al 60° sono proprio il cross del primo e l’assist del secondo a consentire a Gonzalez di insaccare di testa il pallone del pareggio. I padroni di casa non riescono a raddoppiare con Candreva, Gonzalez e Onazi e rischiano grosso quando Balotelli colpisce il palo e Pazzini manca lo specchio della porta.
La Sampdoria fa tombola contro l’Hellas Verona e ritrova il sorriso dopo l’ultima prestazione opaca. Blucerchiati in vantaggio già al 4° minuto, quando Renan prova il tiro dalla distanza, il portiere respinge e Sansone trova il guizzo giusto per piazzare la palla in rete. I clivensi provano a reagire, ma i padroni di casa raddoppiano al 23° con Renan, che segna dal limite sugli sviluppi di un corner dopo aver ricevuto la palla deviata involontariamente dall’arbitro. A Marassi si va al riposo sul 3-0, perché al 38° Soriano, appostato sul secondo palo, butta dentro il cross basso dalla sinistra offertogli da Regini. Al 48° della ripresa Soriano si ripete, stavolta da fuori area dopo essersi liberato di Moras. Chiude i conti Palombo al 59° con una punizione vincente che passa in mezzo agli uomini in barriera e finisce in porta anche a causa della parata non impeccabile di Rafael.
All’Olimpico di Torino a sbrigare la pratica Livorno ci pensa uno straordinario Ciro Immobile, autore di una tripletta. Al 25° l’attaccante campano segna di testa da centro area sugli sviluppi di una punizione calciata dalla destra da Bovo. I granata attaccano anche con Glik e Cerci, ma al 60° è ancora Immobile, servito da El Kaddouri, a metterla dentro con un tiro al volo. Il terzo meraviglioso sigillo arriva al 67° con un potente destro incrociato da fuori area. All’89° i toscani segnano il goal della bandiera con Siligardi, autore di un violento e preciso tiro dal limite dell’area.
Allo stadio Friuli la prima grossa chance capita tra i piedi di Zaza, ma l’attaccante del Sassuolo, dopo essere entrato in area, si fa parare il tiro dal portiere dell’Udinese. I padroni di casa reagiscono con Fernandes e Di Natale, che al 26° porta in vantaggio i bianconeri con un’incornata di testa, quasi in ginocchio, a pochi passi dalla porta. Al 35° il capitano dell’Udinese calcia una punizione, la palla termina sulla barriera e l’arbitro, che vede un tocco di mano, fischia il rigore, anche se in realtà Farias colpisce la sfera con la schiena e non con il braccio; dagli undici metri, però, Di Natale calcia alto. Al 70° della ripresa il direttore di gara assegna un rigore al Sassuolo per un contatto in area, ma dal dischetto Floccari colpisce il palo.
La sfida salvezza tra Bologna e Cagliari se la aggiudicano i felsinei grazie a un calcio di rigore trasformato al 78° da Christodoulopoulos, che se l’era guadagnato dopo aver ricevuto una spinta da Dessena. Nel primo tempo gli isolani, ispirati da Ibarbo, cercano la via del goal con Sau e Perico, mentre gli emiliani sperano in una conclusione vincente di Christodoulopoulos, ma Avramov fa buona guardia. All’83° Pinilla potrebbe pareggiare, ma calcia fuori misura.[MORE]
Vanna Chessa