Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
CAGLIARI, 20 GENNAIO 2014 – Il girone di ritorno si apre con le vittorie di Juventus e Roma, che negli anticipi del sabato si aggiudicano le sfide contro Sampdoria e Livorno; rimane dunque invariato il distacco di 8 punti che separa la squadra di Conte (salita a quota 55) da quella di Garcia (47 punti). Frena invece il Napoli: a Bologna i partenopei non riescono ad andare oltre il pareggio e scivolano a -4 dai giallorossi. La Fiorentina cala il tris a Catania e raggiunge i 40 punti; Montella schiera Matri dal primo minuto e l’ex milanista realizza subito una pesante doppietta. A San Siro Seedorf fa il suo esordio da allenatore del Milan nel posticipo domenicale contro l’Hellas Verona e dal dischetto Balotelli gli regala il primo successo in rossonero. L’Inter capitola in casa del Genoa mentre uno sfortunato Cagliari perde di misura a Bergamo contro l’Atalanta. Successi esterni per la Lazio sull’Udinese, il Parma sul Chievo e il Torino sul Sassuolo.
La Juventus, che ospita la Sampdoria, passa in vantaggio al 18° con Vidal, che trafigge Da Costa con un meraviglioso tocco di esterno dopo essere stato lanciato in profondità dall’ottimo Pogba. Due minuti dopo i blucerchiati potrebbero pareggiare con Gabbiadini, ma il suo tiro fa la barba al palo. Al 24° arriva il raddoppio bianconero con Llorente, che incorna l’assist dalla bandierina di Tevez. Al 38° gli ospiti accorciano le distanze grazie all’autorete di Barzagli, che interviene in scivolata su un traversone dalla sinistra e spedisce la palla dove Buffon non può più arrivare. Due minuti dopo la Vecchia Signora ha l’occasione per rifarsi: Regini atterra Vidal in area e dal dischetto il cileno sigla il tre a uno. Buffon compie una parata straordinaria su De Silvestri al 60°, ma nove minuti più tardi, sugli sviluppi di un corner, Supergigi riesce a respingere la conclusione di Obiang ma non può nulla su quella di Gabbiadini, che firma il tre a due. Il rischio pareggio si fa concreto quando al minuto 73 Gabbiadini centra la traversa facendo tremare tutto lo Juventus Stadium. A rasserenare gli animi ci pensa il francesino Pogba, che sfodera il suo destro micidiale e piazza un missile proprio sotto l’incrocio dei pali.
Il Livorno si presenta alla sfida in casa della Roma con il nuovo allenatore Perotti, subentrato a Nicola. I giallorossi sbloccano il risultato dopo soli sei minuti: Ljajic crossa dalla destra e Destro, sul secondo palo, appoggia in rete da breve distanza. La squadra di Garcia non alza il piede dall’acceleratore e raddoppia al 36° con Strootman; l’olandese prima serve Destro, che sbaglia, poi recupera palla e la scaraventa in porta. i padroni di casa attaccano anche nella ripresa e anche Ljajic trova la via del goal; servito da Nainggolan, il serbo calcia un rasoterra da fuori area e piazza la palla tra palo e portiere.
Al Dall’Ara il Bologna non ha timori reverenziali nei confronti del Napoli e al 37° passa in vantaggio grazie al colpo di testa di Bianchi, servito al meglio dal solito Diamanti. Gli azzurri potrebbero pareggiare dopo tre minuti, ma l’incornata di Callejon esce di pochissimo. Al 61° Kone spinge Dzemaili in area, Damato assegna il penalty a favore dei partenopei e dagli undici metri Higuain firma l’uno pari. Dopo due occasioni non monetizzate da Mertens, Callejon riesce a portare in vantaggio la squadra di Benitez con destro potente che supera Curci. Al 90° Rolando Bianchi, tutto solo sul secondo palo, controlla di petto un cross dalla destra e batte a rete acciuffando il pareggio all’ultimo minuto.
Alla squadra di Montella basta il primo tempo per mettere il risultato in cassaforte. Dopo due timidi assalti del Catania, la Fiorentina apre le danze al 25° con Mati Ferdandez, che riceve la sponda di Matri al limite dell’area e calciando al volo spedisce la palla nell’angolino alla sinistra del portiere etneo. Al 28° Pasqual confeziona un cross basso dalla sinistra e Alessandro Matri, ben piazzato a centro area, si avventa sulla palla e realizza il suo primo goal in maglia viola. Anche al 41° è Pasqual a crossare dalla sinistra, Mati Fernandez prova la conclusione, il portiere respinge, ma Matri intercetta la palla e insacca il 3-0.
Buona la prima per mister Seedorf, che contro l’Hellas Verona conquista la sua prima vittoria da allenatore del Milan. Il primo tempo finisce a reti inviolate, nonostante alcune conclusioni firmate Robinho e Balotelli. Nella seconda frazione di gioco i veneti attaccano con Martinho, Iturbe e Romulo, gli attaccanti rossoneri rispondono, ma solo al minuto 81 accade l’episodio che cambia l’esito della gara. Gonzales commette un fallo ingenuo atterrando Kakà quando ormai la palla e il brasiliano sono in posizione defilata, l’arbitro assegna il rigore e dagli undici metri Supermario spiazza Rafael mettendo il suo sigillo in questa gara.
Nonostante le opportunità avute da Palacio e Jonathan, il primo tempo tra Genoa e Inter si chiude sullo zero a zero. Nella ripresa i rossoblù si rendono pericolosi con Fetfatzidis e Gilardino, mentre i nerazzurri non approfittano di una mischia nell’area genoana. Gli ospiti potrebbero recriminare per un rigore non concesso dall’arbitro in seguito a un tocco di mano di Cofie nell’area dei padroni di casa, ma la gara continua e all’83° c’è un corner per i liguri, Bertolacci calcia dalla bandierina e Antonelli insacca di testa da centro area realizzando il goal partita.
Il Torino in casa del Sassuolo sblocca il risultato al 25° con Immobile, che si impadronisce della palla persa a metà campo da Longhi e Manfredini, scatta in contropiede e trafigge il portiere in uscita con un pallonetto che finisce in rete. In avvio di ripresa il giovane Berardi prova ad agguantare il pareggio, ma non ci riesce e i granata prendono il largo. Al 48°, infatti, Cerci scatta sulla destra e prova il tiro a giro, Pegolo respinge, ma arriva Brighi e insacca il pallone dello 0-2.
Al Bentegodi il Parma parte bene e centra il palo al 2° minuto con Parolo, ma al 14° è il Chievo a sbloccare il risultato con Paloschi, che riesce a metterla dentro dopo i due tentativi precedentemente falliti dai suoi compagni di squadra. Al 23° l’arbitro fischia un rigore a favore dei ducali per un fallo di mano in area, ma la conclusione dal dischetto di Amauri viene parata da Puggioni. Il pareggio arriva su azione 120 secondi più tardi, quando Cassano prende palla e segna con un preciso rasoterra da fuori area. Al 92°, in pieno recupero, Lucarelli prova il tiro-cross, Puggioni sbaglia l’intervento e la palla finisce in rete regalando al Parma tre punti preziosissimi.
Al Friuli l’Udinese passa in vantaggio all’ottavo minuto grazie a Di Natale, che realizza il rigore assegnato per un fallo di Cavanda su Maicosuel. La Lazio, rimasta in inferiorità al 57° per l’espulsione di Onazi, pareggia al 62° con Candreva, che trasforma il penalty assegnato ai biancocelesti per un fallo di Brkic su Klose. Cinque minuti più tardi Badu porta in vantaggio la squadra di Guidolin con una grande conclusione d’esterno che finisce sotto l’incrocio. All’81° i bianconeri segnano un autogoal clamoroso che vale il due pari; il portiere dell’Udinese respinge un tiro, il pallone però rimbalza sulla gamba di Lazzari e finisce in fondo alla rete. Il goal della vittoria laziale lo sigla il profeta Hernanes al 90° con uno splendido sinistro da fuori area. [MORE]
Il Cagliari in casa dell’Atalanta gioca senza paura e nel primo tempo colpisce tre legni: Ibarbo centra due pali mentre Conti, su calcio piazzato, colpisce l’incrocio dei pali. Dal canto suo Avramov compie solo una parata sulla conclusione ravvicinata di Brivio. Nella ripresa gli isolani ci riprovano con Murru e Conti, ma i due non inquadrano lo specchio della porta e al 69° minuto Bonaventura punisce gli ospiti insaccando in scivolata il pallone servitogli dalla destra.
Vanna Chessa