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CAGLIARI, 14 APRILE 2014 – La Serie A continua a regalare grandi emozioni e a tenere viva la lotta scudetto anche nella trentatreesima giornata. In attesa del posticipo del lunedì sera tra Udinese e Juventus, la Roma può continuare a sognare, visto che il successo di sabato in casa dell’Atalanta ha riportato i giallorossi a -5 dalla squadra di Conte. Nonostante le assenze, a Bergamo i capitolini sbloccano il risultato con Taddei, raddoppiano prima dell’intervallo con Ljajic e prendono il largo al 63° grazie alla splendida rete del solito Gervinho; un palo clamoroso toglie Ljajic la gioia della possibile doppietta e i nerazzurri si fanno sotto segnando il goal della bandiera al minuto 78° grazie all’incornata vincente di Migliaccio.
Al terzo posto con 64 punti c’è il Napoli, che batte la Lazio grazie allo splendido goal di Mertens e alla tripletta di uno strepitoso Higuain. Nonostante siano i biancocelesti ad aprire le danze con il destro incrociato di Lulic, i partenopei pareggiano con il bolide dalla distanza del belga e passano in vantaggio grazie al penalty trasformato dall’argentino. La Lazio gioca tutto il secondo tempo in inferiorità numerica perché Cana, autore del fallo da rigore su Mertens, viene espulso per somma di ammonizioni; inoltre va sottolineato che, prima che si verificasse l’intervento falloso, Higuain aveva ricevuto palla in posizione di fuorigioco non rilevato dal guardalinee. Al 67° El Pipita, servito in profondità da Insigne, sigla il 3-1 dopo aver superato Novaretti; gli ospiti riescono ad accorciare le distanze con Onazi all’82°, ma Higuain chiude i conti in pieno recupero e porta il pallone a casa.[MORE]
Spettacolo al Bentegodi, dove la sfida tra Hellas e Fiorentina finisce 3-5.I padroni di casa passano in vantaggio al 13° con Sala, che trova il tap-in vincente sulla respinta corta del portiere, ma la Viola pareggia al 31° con il bolide di Cuadrado su assist di Borja Valero. Al 44° Aquilani porta in vantaggio gli ospiti e al 63° Borja Valero sigla l’1-3. I clivensi rimangono in inferiorità numerica al 69° per l’espulsione di Donadel, ma nonostante tutto conquistano un penalty dubbio per un contatto tra Iturbe e Pizarro; dagli undici metri Toni spiazza Neto e accorcia le distanze, anche se solo per dieci minuti, poiché all’82° Matri torna al goal dal dischetto e firma il 2-4. La gara non si spegne mai e le emozioni continuano fino all’ultimo secondo: all’86° è ancora Aquilani a metterla dentro a porta vuota, mentre al 92° è l’inarrestabile Iturbe, come una furia, a involarsi sulla sinistra e a trafiggere Neto senza pietà.
L’Inter gioca a poker a Marassi e rifila alla Sampdoria un sonoro 0-4. I nerazzurri passano al 13°, quando Icardi è bravo a insaccare da pochi passi il cross dalla destra di Palacio. Appena 180 secondi più tardi, Ranocchia falcia Gastaldello commettendo un fallo da rigore, ma Handanovic salva il risultato parando la conclusione di Maxi Lopez; inoltre al 20° i blucerchiati rimangono in inferiorità numerica per l’espulsione di Eder e la gara è ormai segnata. Al 61° Samuel raddoppia di testa e due minuti dopo Icardi, servito ancora da Palacio, realizza lo 0-3; c’è gloria anche per El Trenza, che mette il suo sigillo al 79°.
Il Milan si impone di misura sul Catania e se gli etnei sono sempre più a rischio retrocessione, i rossoneri sognano di conquistare almeno l’accesso all’Europa League. Il goal partita lo segna al 24° minuto Riccardo Montolivo, abile a sfoderare un destro micidiale da grande distanza e a bucare Andujar. La squadra di Seedorf non riesce a raddoppiare e, nonostante la superiorità numerica dovuta all’espulsione di Rinaudo al 79°, i padroni di casa rischiano di essere rimontati dai siciliani. Sul finale il Milan manca il bersaglio di un soffio con Taarabt e Balotelli, ma ottengono comunque tre punti preziosi.
Nel derby dell’Emilia tra Bologna e Parma si vede un goal per tempo e la sfida finisce in pareggio. I felsinei segnano sul finale del primo tempo con Cherubin che, sugli sviluppi di una punizione dalla sinistra, è bravissimo a stoppare la palla in area, a girarsi e a piazzare la sfera in fondo alla rete. I ducali agguantano l’uno a uno al 79° con Palladino che, arrivando in velocità all’altezza del secondo palo, calcia al volo di controbalzo e trova la conclusione vincente.
All’Olimpico di Torino i granata battono in rimonta il Genoa grazie ai sigilli di Immobile e Cerci che, con due straordinarie reti entrambe sotto l’incrocio dei pali, rispondono a Gilardino, il cui goal di coscia in mischia all’86° aveva illuso i liguri di aver fatto il colpaccio. I genoani non avevano fatto però i conti con le due punte di Ventura: prima l’attaccante campano entra in area e insacca di potenza poi, un minuto dopo, Alessio Cerci libera un bolide da fuori area e la palla scheggia il palo e finisce in rete; sono i due gioielli del Torino, più che mai in aria da Nazionale, a decidere la gara in pieno recupero.
Finisce in pareggio la sfida salvezza del Mapei Stadium tra Sassuolo e Cagliari; se gli isolani, a quota 33, possono essere soddisfatti del punto conquistato lontano da casa, lo stesso non possono dire gli emiliani, penultimi in classifica in compagnia del Livorno. La squadra di Pulga va sotto al 36°, quando Sansone lancia Zaza, che approfitta dell’incertezza di Astori e trafigge Avramov. Al 46° della ripresa l’accelerazione di Ibarbo in area viene bloccata da Antei con uno sgambetto e l’arbitro assegna un penalty che Ibraimi trasforma con freddezza realizzando l’uno a uno finale.
Livorno e Chievo segnano ben sei reti, ma ad avere la meglio sono gli ospiti, che affondano i toscani e provano ad allontanarsi dalla zona calda. Al 6° Siligardi porta in vantaggio i padroni di casa, ma prima Paloschi li raggiunge dopo 180 secondi e poi Thereau li sorpassa siglando un goal di testa al 23°. Al 34° Rigoni commette fallo in area su Paulinho e dal dischetto il brasiliano pareggia i conti, anche se solo per dodici minuti, visto che prima dell’intervallo Alberto Paloschi realizza di tacco il 2-3. Al 55° della ripresa il direttore di gara assegna un secondo penalty, stavolta ai clivensi per un contatto in area tra Mesbah e Radovanovic, e Paloschi approfitta dell’occasione per realizzare la sua personale tripletta.
Vanna Chessa