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CAGLIARI, 13 GENNAIO 2014 – La diciannovesima giornata di Serie A vede il successo della Juventus a Cagliari e il poker calato dalla Roma contro il Genoa; rimangono così invariate le distanze tra prima e seconda. Ottiene una vittoria anche il Napoli, che travolge il Verona al Bentegodi e conserva il ritardo di tre punti sui giallorossi di Garcia. La Fiorentina, orfana di Giuseppe Rossi, non va oltre il pareggio in casa del Torino, mentre in Toscana il Parma rifila tre reti al Livorno. Nel posticipo della domenica sera il Sassuolo batte il Milan 4-3 e nel dopo partita l’ira di Barbara Berlusconi fa tremare Allegri e la sua panchina. Bologna e Lazio, guidate dai nuovi mister Ballardini e Reja, si fermano sullo zero a zero; l’Atalanta, invece, batte 2-1 il Catania. Sono due i posticipi previsti per lunedì: Sampdoria-Udinese, che si giocherà alle 19, e Inter-Chievo, fissata per le 21.
Al Sant’Elia il Cagliari passa in vantaggio al 21° con Pinilla, che trafigge Buffon sugli sviluppi di un corner. Dieci minuti più tardi la Juventus ristabilisce la parità con Llorente, che insacca di testa il cross di Lichtsteiner. Intanto i rossoblù sprecano due chance per raddoppiare con Conti e Dessena. Dopo l’intervallo la Vecchia Signora ribalta il risultato, al minuto 73, grazie al potente tiro da fuori di Marchisio, anche se il portiere Adan non è certo esente da colpe in questa occasione. Al 76° la premiata ditta Lichtsteiner-Llorente concede il bis con lo svizzero che crossa e lo spagnolo che appoggia in rete da due passi. All’80°, quando arriva il quarto goal degli ospiti, l’estremo difensore rossoblù compie una papera clamorosa: Llorente tira, il portiere interviene ma non trattiene la sfera e Lichtsteiner firma la quarta marcatura.
La Roma ospita il Genoa e schiera il nuovo acquisto Nainggolan dal primo minuto. Dopo un primo assalto, firmato proprio dal centrocampista belga, i giallorossi sbloccano il risultato al 25° grazie all’incantevole rovesciata di Florenzi, che non spreca la punizione calciata da Totti e deviata dalla barriera e si prende gli applausi di un Olimpico estasiato. Cinque minuti più tardi il Capitano raddoppia con un diagonale che per Francesco Totti significa la rete 231 in A. Al 42° arriva il tris firmato Maicon sugli sviluppi di un corner. Al 52° della ripresa segna anche Benatia, bravo a insaccare di testa la palla calciata dalla bandierina da Totti. Al 56° Matuzalem si fa ingenuamente espellere proprio al momento della sua sostituzione lasciando i rossoblù in inferiorità numerica.
Il Napoli riesce a espugnare il campo dell’Hellas Verona con un netto 0-3. Il vantaggio partenopeo lo firma Mertens al 27°; il belga prima si libera di Cacciatore e poi con una precisa conclusione spedisce la palla sul secondo palo. Il secondo goal arriva solo al 72°, quando Insigne intercetta in scivolata il cross di Maggio e segna la sua prima rete in questo campionato. Quattro minuti più tardi gli azzurri scattano in contropiede, Insigne prova il tiro, il portiere respinge, ma Dzemaili si avventa sul pallone e lo scaraventa in fondo alla rete.
Finisce a reti bianche il match Torino-Fiorentina con la Viola che, orfana dei suoi attaccanti, schiera Ilicic come punta centrale. Agli assalti sterili dei toscani Roncaglia, Mati Fernandez, Borja Valero e Joaquin, rispondono, senza esito, Cerci, Barreto e Meggiorini.
Il Parma si impone nettamente in casa del Livorno anche grazie alla doppietta di Amauri. Ad aprire le danze ci pensa Palladino dopo soli 120 secondi; Biabiany crossa dalla destra, il difensore sbaglia l’intervento e all’attaccante gialloblù non resta che trafiggere Bardi con un sinistro micidiale. I toscani provano a rialzarsi e spingono con Paulinho, Siligardi, Piccini e Greco, ma non riescono a monetizzare. All’86° gli emiliani attaccano con Gobbi, che prende il palo a portiere ormai battuto, ma arriva Amauri e raddoppia. In pieno recupero Emerson stende Mendes in area, l’arbitro assegna un penalty a favore dei ducali e dal dischetto l’italo-brasiliano realizza la terza marcatura.
Al Mapei Stadium di Reggio Emilia il Milan si porta in vantaggio sul Sassuolo già al 9° minuto; De Jong e Cristante rubano palla a Chisbah, l’olandese confeziona un assist per Robinho, che dalla sinistra sfodera un diagonale e infila Pegolo. Al 13° Cristante crossa dalla destra per Balotelli, che da posizione centrale raddoppia con un tiro angolato. La gara viene riaperta dopo soli 120 secondi da Berardi, che riceve il passaggio di Kurtic e insacca approfittando della dormita della retroguardia rossonera e dell’uscita sbagliata da Abbiati. Al 28° Berardi beneficia di un aggancio sbagliato da Bonera e scatta in avanti, ma viene recuperato e il pallone si impenna; l’attaccante dei neroverdi non si perde d’animo, prova la conclusione da posizione defilata e trafigge Abbiati sul primo palo agguantando il due pari. Il diciannovenne del Sassuolo ribalta il risultato al 41°, quando la difesa ballerina del Milan gli permette di ricevere l’assist di Longo e di firmare la sua tripletta con un destro di controbalzo. Al 47° della ripresa Berardi realizza addirittura la quarta rete sfoderando un sinistro preciso dopo una triangolazione con Kurtic e l’ennesimo intervento in ritardo di un Bonera in giornata no. Il Milan accorcia le distanze all’86° grazie al missile da fuori area di Montolivo. Poco dopo Pazzini centra anche la traversa, ma ormai il risultato finale è 4-3 per i padroni di casa, mentre Allegri rischia l’esonero. [MORE]
La sfida salvezza tra Atalanta e Catania se la aggiudicano i bergamaschi. Accade tutto nella ripresa. Al 66° Biraghi atterra Bonaventura in area, il direttore di gara assegna un calcio di rigore e dal dischetto Denis realizza l’uno a zero. All’87° Bonaventura lancia Maxi Moralez in contropiede e l’argentino lo ripaga con un sinistro che supera Frison e vale il 2-0. Due minuti più tardi gli ospiti accorciano le distanze con Leto, che trova il tap-in vincente sul cross di Kingsley Boateng, ma ormai non c’è più tempo e gli orobici conquistano una pesante vittoria.
La gara tra Bologna e Lazio la vince la paura e il risultato non si muove dallo zero a zero. I felsinei cercano il goal con Diamanti, Bianchi, Kone e Lazaros; i biancocelesti rispondono solo con Klose e l’insoddisfatto pubblico del Dall’Ara fischia per esprimere delusione e preoccupazione.
Vanna Chessa