Young Days, libro d'esordio dello scrittore lametino Umberto Mangani
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Young Days, libro d'esordio dello scrittore lametino Umberto Mangani

sabato 20 dicembre, 2014

LAMEZIA TERME, 20 DICEMBRE 2014 - Lametino, capellone, 21 anni, appassionato di fumetti, cinema, letture e Playstation 4: è questo l’identikit di Umberto Mangani, giovane scrittore agli esordi nel panorama editoriale calabrese e nazionale.
La presentazione del suo primo libro, che si intitola Young Days (Giorni Giovani), avrà luogo lunedì 22 dicembre 2014 al Teatro Umberto di Lamezia Terme, alle ore 19.30. Alla presentazione interverrà la giornalista Mariateresa Notarianni.
Alla serata prenderanno parte anche degli ospiti, che intratterranno il pubblico con della buona musica.[MORE]
Young Days è un racconto autobiografico, in versione fantasy. Infatti vi sono elementi di pura fantasia ed altri reali, che però vengono trattati anch’essi con leggerezza e disegnati con colori vivaci e contorni fantastici .


E’ curioso il modo in cui Umberto ripercorre le sue esperienze di vita vissuta, spesso spiacevoli, se non addirittura dolorose, con una grande ironia, che a tratti sfocia nel sarcasmo. E’ anche per questo che il racconto è molto ameno e non annoia il lettore.


Tra la fantasia, l’ironia, lo stile scorrevole e spumeggiante, le situazioni ridicole o addirittura paradossali, il libro riesce molto piacevole e divertente, sia per chi ne volesse fare una lettura superficiale, sia per chi si volesse soffermare a capire chi e cosa si nasconde dietro ai personaggi fittizi, cercando di individuare il messaggio indiretto che l’autore ha inteso dare, e che spesso è nascosto tra le righe.

Con che intento hai scritto questa storia? - abbiamo chiesto ad Umberto - “La principale mia intenzione era quella di dare luce a Blade, Patty, Satana, Riku ed Ilary (i personaggi principali della storia ndr). Li sentivo nella mia mente che volevano uscire. Secondariamente avevo voglia di comunicare qualcosa a qualcuno, fosse anche un numero esiguo di persone” .
 

Come giudichi la letteratura ed il genere fantasy? “Penso siano cose di cui noi uomini abbiamo un grande bisogno. La letteratura emoziona e ci fa sognare . ed il genere fantasy spesso distrugge barriere logiche incrementando questa componente onirica che aiuta e stimola la fantasia e la creatività”.
 

C’è qualcosa per cui lasceresti la scrittura? “Il cinema!”
 

Verso che tipo di pubblico è rivolto il libro? “Personalmente credo sia rivolto a tutti. Purchè abbiano voglia di farsi o due risate o (meglio) di capire cosa si cela al suo interno”.
 

E del rapporto genitori figli cosa ne pensi? “Penso che sia molto sottovalutato spesso dai figli ma anche dai genitori. Penso che debba essere preso in maggiore considerazione. Se non altro perché il nostro mondo “casalingo” ci educa al comportamento nella presunta società di fuori “.
 

Cos’è per te l’amicizia? “Penso che sia qualcosa di molto importante. Però credo che in molti casi la vera amicizia ci sfugge poiché non la percepiamo per il valore che ha veramente”.
 

La società dei giorni nostri è una società in crisi? “Sono un filosofo. Penso che la crisi di qualsiasi tipo sia prima di tutto colpa nostra che abbiamo fatto si che ci colpisse con comportamenti molto deprecabili. Basta accendere la TV al tg di qualsiasi ora…”
 

Cosa ne pensi del bullismo e della violenza sui minori? “Del bullismo penso che nella quasi totalità dei casi sia colpa dei “grandi” che non riconoscono le situazioni di bullismo quando le vedono. Sulla violenza penso sia un tema ampio e devo dire che è un qualcosa che non si fermerà facilmente. La violenza in generale si trova dentro il nostro DNA. Un bambino,un cane,una donna o un uomo. Tutte vittime che ogni giorno soffrono però spesso vengono ignorate”.
 

La famiglia per te è un valore? “Eccessivamente. Credo molto nell’importanza che riveste”.
 

Che ne dici della scuola? “Penso sia un luogo di grande importanza per i ragazzi. Penso anche però che sia in caduta libera e nessuno cerca di salvarla”.
 

Cosa ti piace e cosa cambieresti della scuola? “Della scuola mi piace il fatto che molti prof capiscono che sia più importante essere “amici” che studenti e prof. Non mi piace invece il fatto che si sia molto rigidi e freddi. Ricordo una scuola del veneto ed era orribile. Era ricreazione e c’era un silenzio inumano,posso giurare mi si è fermato il cuore dalla tristezza era qualcosa di senza vita, senza emozioni. Troppo triste per essere un luogo che forgia le menti del domani!”
 

Cos’è la felicità? Ci credi nella felicità? “Oddio. credere ci credo. Credo anche che la felicità sia la semplice determinazione di essere felice. Nulla e nessuno ci renderà felice al posto nostro”.
Perché hai scelto di fare lo scrittore, per la fama e per avere successo o perché ti piace scrivere? “Onestamente volevo solo scrivere; se la fama e il successo arrivano tanto meglio ma la cosa più importante ,sinceramente, è che le mie opere vengano alla luce”.
 

Cosa ne pensi della smania di successo e dell’arrivismo, che hanno tanti giovani più o meno rampanti ? “Penso che sia un bisogno di essere adorati. Qualcosa di malato quasi. Lo dico perché a volte anche io vorrei essere “famoso” ma un secondo dopo capisco che non lo voglio davvero. Sarei circondato dalla falsità e non la voglio nella mia vita”.
 

Qual è secondo te il ruolo dell’intellettuale nella società? “Cercare di aiutare tutti a fare le scelte giuste è un compito molto importante, ma di questi tempi il compito più duro e prioritario per ogni intellettuale è quello di sopravvivere. Non farsi traviare da una società falsa e devota a bisogni sciocchi”.
 


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