Yemen, veli bruciati in segno di protesta
Estero Emilia Romagna

Yemen, veli bruciati in segno di protesta

giovedì 27 ottobre, 2011

SANAA, 27 OTTOBRE – Continuano le manifestazioni antigovernative. Particolarmente forte la rabbia delle donne, che imputano al presidente Ali Saleh di considerarle niente, tanto che sui cartelli che sono scesi in Piazza gli slogan più riportati erano i seguenti: “le donne non hanno alcun valore agli occhi di Ali Saleh” oppure “Saleh sta uccidendo le donne, è un macellaio ed è fiero di esserlo”. [MORE]


Per questo centinaia di donne si sono radunate nella capitale e hanno bruciato il proprio velo in segno di protesta contro il “sanguinoso massacro”. Un forte segno per la società yemenita, secolarmente islamica e conservatrice.

Forti anche del coraggio dell’attivista Tawakkol Karman (Nobel per la pace 2011) le donne yemenite stanno acquisendo sempre più consapevolezza. La protesta è avvenuta in una delle vie principali di Sanaa, davanti agli occhi dei passanti che non riuscivano a creder che le donne stessero bruciando realmente i propri veli. Il tutto per chiedere a gran voce le dimissioni di Saleh, ormai al potere da ben 33 anni, che non ha esitato negli ultimi giorni a dare l’ordine di sparare addosso anche a donne e bambini. Fortemente criticato anche il generale dissidente Ali Mohsen al Ahmar, reo di non aver fatto abbastanza per protegger il suo popolo.

Parallelamente era giunta la notizia di un accordo sul cessate il fuoco raggiunto con l’opposizione, accordo poi subito rotto con l’uccisione di 10 persone in occasione degli scontri fra polizia e manifestanti. Da parte sua Saleh, che aveva più volte dimostrato la propria disponibilità a cooperare per ottenere l’immunità, ha nuovamente rotto il patto.

Cecilia Andrea Bacci


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