Wikileaks: il Regno Unito nega lo status diplomatico ad Assange
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Wikileaks: il Regno Unito nega lo status diplomatico ad Assange

giovedì 11 gennaio, 2018

 LONDRA, 11 GENNAIO – Il Regno Unito ha risposto “no” alla richiesta del governo dell’Ecuador di garantire al co-fondatore di Wikileaks, Julian Assange, lo status di diplomatico.

Stando alle notizie diffuse dal quotidiano El Universo, Assange avrebbe recentemente ottenuto la cittadinanza ecuadoriana, quasi contemporaneamente alle dichiarazioni del nuovo ministro degli esteri di Quito, Maria Fernanda Espinosa, che ha da poco reso noto la posizione del governo sull’uomo, ormai “ospite non più gradito dell’ambasciata ecuadoriana a Londra”. [MORE]

In caso di concessione dello status di diplomatico, Assange avrebbe potuto lasciare l’edificio diplomatico ed anche il Regno Unito, ponendo così fine ad una situazione da più parti definita “insostenibile”, senza però correre il rischio di essere arrestato e, addirittura, estradato negli Stati Uniti.

Assange è “ospite” dell’ambasciata di Knightsbridge dal 2012. Già nel 2010 Quito aveva offerto il proprio aiuto al giornalista, garantendogli la residenza nel Paese. Solo dopo il respingimento del ricorso contro l’estradizione da parte della Suprema Corte britannica, tuttavia, il co-fondatore di Wikileaks ha deciso di rifugiarsi presso la sede diplomatica ecuadoriana, chiedendo asilo politico come perseguitato.

Da allora Assange è “bloccato” in ambasciata, protetto dallo status di rifugiato garantitogli dal precedente governo di Quito, quello del socialista Rafael Correa, e che adesso sembra poter essere oggetto di ridiscussione da parte del nuovo esecutivo guidato da Lenin Moreno.

Wikileaks (il cui nome deriva dalla parola inglese leak, intesa in questo caso come “fuga di notizie”) è una organizzazione senza scopo di lucro che riceve e pubblica, anonimamente, documenti coperti da segreti di stato.

Le sue prime pubblicazioni risalgono al dicembre 2006, quando furono caricati sul sito internet documenti che parlavano di un complotto contro membri del governo della Somalia. Da allora, tra report sulla guerra in Afghanistan, sul campo di prigionia di Guantanamo, su grandi evasori fiscali, la fama e la popolarità del sito sono aumentate esponenzialmente.

Il motivo per cui su Julian Assange pendeva una richiesta di estradizione, ad ogni modo, esula (almeno ufficialmente) dalla sua attività con Wikileaks: il giornalista è stato infatti accusato in Svezia di stupro e molestie sessuali. Per alcuni, tuttavia, la richiesta sarebbe strumentale ad un successivo trasferimento negli USA dove lo attenderebbe un processo per spionaggio.

Paolo Fernandes
Foto: telegraph.co.uk


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