Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
Una nuova fuga di «giudizi» americani con wikileaks mostrerebbe quello che dai rapporti americani risulta essere il giudizio sul premier italiano. Tra i motivi del pollice abbassato, una governance inefficiente e irresponsabile ed il frequente uso di istituzioni pubbliche per conquistare vantaggi elettorali. "Qualità" che fanno del nostro Paese «il miglior alleato» degli Usa, proprio perchè il più istituzionalmente debole e disposto a venire a compromessi.[MORE]
«Il lento ma costante declino economico dell'Italia compromette la sua capacità di svolgere un ruolo nell'arena internazionale», scrive l'ambasciatore Ronald Spogli nel memoriale di congedo dal suo mandato al nuovo segretario di Stato Hillary Clinton. «La sua leadership manca di una visione strategica. Le sue istituzioni non sono ancora sviluppate come dovrebbero essere in un moderno paese europeo....». E sul premier italiano. « Silvio Berlusconi, con le sue frequenti gaffes e la scelta sbagliata di parole ha offeso quasi ogni categoria di cittadino italiano e ogni leader europeo. La sua volontà di mettere gli interessi personali al di sopra di quelli dello Stato ha leso la reputazione del Paese in Europa e ha dato sfortunatamente un tono comico al prestigio dell'Italia in molte branche del governo degli Stati Uniti»
Non solo Berlusconi è vittima dei giudizi impietosi del governo Usa. Pure l'opposizione, sull'asse del duello eterno Veltroni- D'Alema, è imputata per non costituire un'entità abbastanza solida da costituire una reale misura di dialogo politico.«Veltroni - si legge - è stato indebolito politicamente dalla sua eclatante sconfitta alle elezioni del 13 e 14 aprile, così come due settimane dopo il Pd lo è stato dalla perdita della poltrona di sindaco nella città di Roma. Veltroni proponeva un modello anglosassone di governo in opposizione a quello berlusconiano, ma il precedente ministro degli esteri Massimo D'Alema, importante esponente del Pd, si è rifiutato di parteciparvi e ha iniziato a combattere Veltroni su diversi fronti. Il presidente della camera Gianfranco Fini ha detto all'ambasciatore che D'Alema ha messo Veltroni "nel freezer" e studia una modo per eliminarlo dalla leadership del Pd nel prossimo anno».