Wanda Ferro: "La sentenza della Corte sulla legge 29/2013 mette a rischio migliaia di lavoratori"
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CATANZARO, 5 MAGGIO 2014 - “La sentenza della Corte Costituzionale che ha parzialmente disarcionato la legge 29/2013 mette a rischio il futuro prossimo di migliaia di lavoratori a tempo determinato della sanità calabrese stabilizzati parzialmente in base alle leggi 296 del 2006 e 244 del 2007”.
[MORE]E’ quanto afferma il Commissario straordinario della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, che prosegue: “Crediamo che il governo avrebbe dovuto rinunciare all'impugnativa. A questo punto è fondamentale che il Consiglio Regionale nella sua interezza, nel correggere la 29 del 2013, approvi una norma ponte che consenta a tutti i lavoratori in servizio a tempo determinato assunti dopo la 296 di rimanere al loro posto sino all'indizione dei concorsi, inserendo anche quelle categorie che possiedano i requisiti di cui alla legge suddetta e siano stati dichiarati subordinati da sentenze. Penso che su questo tema non debbano nascere divisioni tra i partiti politici. Sono a rischio posti di lavoro e gli stessi Lea. Analogamente e rispettando la Consulta non posso non notare che nella sentenza di annullamento si faccia riferimento alla percentuale del 39,1 % del personale rispetto ai costi di servizio senza tenere conto che con questi quattro anni migliaia di dipendenti sono stati collocati in quiescenza e non sostituiti e pertanto la media attuale del personale sanitario risulta inferiore al 33%, che è la media nazionale”.
Notizia segnalata da Provincia di Catanzaro