Wanda Ferro: 'Bisogna dare al nostro territorio cultura e musica'
CATANZARO - “E’stato un anno difficile con molti problemi da affrontare, ma è fondamentale dare alla nostra terra serate piacevoli all’insegna della musica e della cultura”
E’ questo il messaggio forte del Presidente della Provincia Wanda Ferro insieme a Ruggero Pegna e all’Assessore Provinciale Michelangelo Ciurleo, durante la conferenza stampa per la presentazione del concerto che si terrà a Botricello il prossimo 26 giugno, del rinomato gruppo calabrese ‘Il Parto delle Nuvole Pesanti’. [MORE]
“Tengo a sottolineare” aggiunge il Presidente “che per la realizzazione di questi progetti, vengono utilizzati fondi solo ed esclusivamente destinati al turismo e alla cultura, che come tali, non sottraggono risorse ad altri aspetti importanti del territorio, ma vengono investiti nel migliore dei modi per poter garantire e dare la dovuta rilevanza al settore turistico, base fondamentale per la rinascita del territorio”
Una scelta amplia di attività e manifestazioni culturali quindi, per donare al cittadino e stimolare il turista, a uno svago a tutto tondo, che non limiti a vivere esclusivamente le stupende località turistiche, ma che possa dare alternative valide d’intrattenimento. L’intento è quello di offrire una programmazione precisa e originale, in modo da poter lavorare e organizzare con largo anticipo tutte le attività stagionali, dando la possibilità alle persone, di organizzare le proprie serate con i giusti tempi e nel migliore dei modi. Dice Ruggero Pegna:
“La possibilità di poter collaborare in totale armonia con il Presidente Ferro, crea i presupposti ideali per garantire la giusta rilevanza, non solo al settore musicale, ma a quello artistico tutto. Una progettazione seria di date ed eventi, fornirà lo spazio necessario all’inserimento di diversi artisti in più serate, dando importanza in particolar modo a quelli calabresi, come nel caso imminente del concerto del Parto delle Nuvole Pesanti; esempio reale quello di questo gruppo, che tra le non poche difficoltà, legate anche al tipo di musica e ai testi con caratteristiche linguistiche del territorio, è riuscito a trovare il successo anche a livello internazionale. Bisogna dare il giusto riconoscimento a queste splendide realtà e non solo ai facili fenomeni mediatici che oggi vengono insistentemente proposti.”
La volontà dunque, è quella di poter aprire scenari fin’ora troppo poco considerati, andando a coinvolgere quegli artisti, che come molti giovani calabresi, sono costretti il più delle volte a ‘scappare’ affermandosi successivamente non solo in Italia, ma anche a livello internazionale altrove. Impegno forte e deciso verso la cultura, che al di là del colore politico, resta sempre il cibo necessario, il fondamento vitale per la rivalsa di un popolo tutto che da troppo tempo aspetta un riscatto.
Il Parto delle Nuvole Pesanti
Dopo il successo dell’album Il Parto (2004), l’esperienza de La valigia d’identità (2007), i consensi della piéce teatrale Slum (2008) e del film "I colori dell’abbandono" (2009), Il Parto delle Nuvole Pesanti ritorna con “Magnagrecia”, il nuovo album distribuito da Ala Bianca/Warner. Un flusso continuo di energia, poesia, tagliente ironia e ritmo musicale scorre nei 12 brani che i tre storici musicisti della band, Salvatore De Siena, Amerigo Sirianni e Mimmo Crudo presenteranno al pubblico a partire da marzo del 2010. Il nuovo disco segna un’ulteriore evoluzione della band dallo stile “ etno-autorale” a quello “rock world music”, con inedite timbriche elettro – acustiche. Il disco è ricco di suoni originali e crudi, ancestrali e futuristici insieme, prodotti con gli strumenti che più appartengono alla storia della band quali percussioni, cajon, fisarmonica, tamburelli, chitarre, mandolini, a cui si aggiungono quelli delle bande musicali meditarrenee, degli archi mitteleuropei e dei tanti collaboratori che fanno del disco un esempio di musica collettiva. I testi, cantati spesso a più voci e in diverse lingue e dialetti, affrontano temi di attualità come lo spopolamento dei piccoli centri con dispersione di comunità e perdita di culture, la mafia, l’ambiente, il viaggio, il diritto alla terra, alla vita e alla morte e raccontano storie di paesi abbandonati, rovine, viaggiatori, poveri, umili, naufraghi, profughi, emarginati, emigranti ed immigrati, nelle diverse forme che assumono nello spazio e nel tempo.
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