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MADRID, 13 SETTEMBRE 2015 - La Vuelta di Spagna parla ancora italiano. Dopo il trionfo di Vincenzo Nibali lo scorso anno, stavolta è toccato al suo compagno di squadra Fabio Aru. Il 25enne sardo si è infatti aggiudicato la 70° edizione della corsa spagnola, conclusasi oggi a Madrid con la vittoria allo sprint di John Degenkolb che, dopo due secondi posti, centra finalmente il successo. Alle spalle del tedesco, Van Poppel e Druker. [MORE]
Una prova di maturità
Dopo la squalifica di Vincenzo Nibali del 23 agosto scorso, Fabio Aru ha sentito sulle sue spalle la responsabilità di arrivare alla vittoria finale e, con cuore e grande determinazione ha raggiunto l’obiettivo. Una prova di grande maturità per il corridore dell’Astana che si conferma una delle punte di diamante del ciclismo italiano.
L’occasione decisiva per Aru si è presentata lo scorso due settembre con l’11° tappa, vinta dal compagno di squadra Landa, al termine della quale il sardo ha “strappato” la maglia rossa dalle spalle di Rodriguez per appena 27 secondi, vantaggio ridottosi poi a un secondo nella quattordicesima tappa.
La situazione si ribalta nella quindicesima frazione quando Rodriguez si prende nuovamente la testa della classifica. A dividere il corridore spagnolo e il capitano dell'Astana ancora quel secondo.
Tuttavia la diciassettesima tappa con la cronometro di Burgos dà uno scossone alla generale. Stavolta è l'olandese Dumoulin che va a prendersi il simbolo del primato, mantenuto fino alla 20° tappa, quando con un’azione inattesa Fabio Aru sorprende tutti, specie l'olandese della Giant certo di arrivare vincitore a Madrid. Dumoulin fa male i conti, perde la maglia e scivola al sesto posto in classifica.
L’incredulo Aru vince così per la prima volta un grande Giro, dopo il secondo posto al Giro d'Italia 2015 e il terzo dello scorso anno.
Un trionfo per l'Astana dopo la delusione al Tour per la mancata vittoria di Vincenzo Nibali. La formazione kazaka ha portato a casa la vittoria finale chiudendo al quarto posto nella classifica riservata ai team.
Delusione per Tom Dumoulin della Giant-Alpecin che, dopo due vittorie di tappa e dopo aver vestito per sei giorni la maglia rossa, era ormai convinto di salire sul gradino più alto del podio a Madrid, ma ha dovuto arrendersi di fronte al coraggio, alla determinazione e alla grinta di uno straordinario Fabio Aru.
[foto: gazzetta.it]
Antonella Sica