Economia
Volkswagen Italia: sospesa vendita di 1300 veicoli. Nuovi responsabili scandalo emissioni
ROMA, 14 OTTOBRE 2015 - Massimo Nordio, l’amministratore delegato di Volkswagen Italia, in commissione al Senato sottolinea che "nei prossimi mesi metteremo in campo le contromisure necessarie per proteggere il fatturato della nostra azienda", ma ha aggiunto che a fronte degli investimenti che sono stati fatti dai concessionari, il cosiddetto caso dieselgate "potrebbe comunque portare ad un calo di fatturato che mette sotto pressione i conti aziendali”.[MORE]
L'Ad di Volkswagen Italia ha dichiarato anche di non essere in grado di dire se altre case automobilistiche utilizzino sistemi di alterazione dei gas di scarico: "Siamo sicuri che altri non lo fanno?" - ha detto, rispondendo ad una domanda - "Io posso rispondere per noi e per quello di cui sono a conoscenza, non sono in grado di dare risposte su altre case". Le vetture sospese in modo cautelativo sono 1300 e hanno un motore diesel euro 5. "Se si va in una concessionaria si trova una presenza numericamente bassissima di veicoli euro 5: la stragrande maggioranza sono euro 6, che sono totalmente indenni da questo tipo di problema e rispondono in maniera totale ai requisiti di omologazione", ha aggiunto Nordio. Intanto lo scandalo dei motori diesel manipolati da Volkswagen non riguarderebbe solo un esiguo numero di manager, come finora sostenuto dall’azienda di Wolfsburg, ma si allargherebbe ad un gruppo molto più ampio. Ad essere responsabili, sarebbero almeno 30 dirigenti, che rischiano adesso di essere messi a riposo. A sostenerlo è lo Spiegel online, riportando indiscrezioni raccolte all’interno di Volkswagen e che fanno riferimento alle indagini avviate dalla stessa azienda.
Stando al settimanale, non è escluso che il numero dei manager coinvolti direttamente o comunque a conoscenza della manipolazione possa crescere ulteriormente, con il protrarsi delle indagini. Il motore diesel incriminato, l’EA 189, era stato testato più volte sin da quando fu impiegato nel 2008. Le verifiche servivano ad attestare che il motore si conformasse alle diverse modifiche alle norme sulle emissioni dei gas di scarico, previste per i diversi mercati. Secondo un manager Vw citato dal settimanale online, il fatto che lo stesso motore potesse continuare a essere a norma senza i costosi adeguamenti necessari, avrebbe dovuto far venire i dubbi a ogni sviluppatore.
Matthias Mueller, nuovo ceo di Vw dopo lo scandalo emissioni, riferirà domani ai top manager dell’azienda, riuniti a Dresda, sui risvolti delle indagini, sulla revisione dei motori coinvolti nello scandalo e sul già previsto piano di risparmio. Intanto, il nuovo board della Volkswagen, diretto da Herbert Diess, ha diffuso un comunicato in cui fornisce dettagli sulle decisioni strategiche che influenzeranno i prodotti futuri: la nuova strategia della casa tedesca dopo lo scandalo emissioni sarà il passaggio dal Diesel all'elettrico. Così, nonostante il turbolento panorama che si prospetta per Volkswagen, il Gruppo tedesco ha già deciso di darsi nuove priorità, puntando sull'efficienza e sull'elettrificazione della propria gamma.
Luna Isabella
(foto da dialanentertainer.com)