Esclusiva su infoOggi, Vittorio Merlo,"La Ballata del sindaco pescatore" dedicata ad Angelo Vassallo
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Vittorio Merlo, si racconta a infoOggi - “La Ballata del sindaco pescatore” dedicata ad Angelo Vassallo
23 FEBBRAIO 2016 - In concomitanza con la trasmissione di Rai1 “Il sindaco pescatore”, nella quale l’attore Sergio Castellitto interpreta il ruolo del sindaco cilentano Angelo Vassallo, ucciso il 5 settembre 2010 a Pollica con nove colpi di pistola, abbiamo incontrato il cantautore italiano Vittorio Merlo, in promozione con il brano “La Ballata del sindaco pescatore”, dedicata ad Angelo Vassallo e patrocinata dall’omonima fondazione. L’Artista, che è una presenza italiana di altissimo livello per diverse manifestazioni all’estero, è attualmente in promozione tra Spagna, Lussemburgo ed Italia per promuovere il brano. [MORE]
Vittorio hai voluto inaugurare il 2016 con il tuo nuovo singolo “La ballata del Sindaco Pescatore” certamente dedicata ad Angelo Vassallo, quale proposito ti ha spinto a dedicarti a questo nuovo pezzo?
- La canzone nasce dalla lettura del libro di Dario Vassallo “Il sindaco pescatore”, io già ero al corrente della storia di Angelo Vassallo fin da quando fu ucciso, ma l’anno scorso mi è capitato di fare una chiacchierata con un ristoratore del Cilento in Lussemburgo, dove abito, e al termine di questa chiacchierata lui mi ha prestato il libro di Vassallo, dicendomi di leggerlo, che mi sarebbe interessato e quasi scherzando mi disse «magari ci scrivi pure una canzone» e così è stato. Ho letto il libro, mi sono appassionato alla storia, mi sono documentato su internet, ho visto tantissimi video e documenti su Angelo Vassallo e da lì è nata l’idea di scriverci una canzone, pensandola come se fosse scritta in prima persona da Angelo, sforzandomi di immedesimarmi nei suoi panni e di raccontare la storia, come lui stesso l’avrebbe raccontata a noi se solo fosse ancora qui.
Questo tuo nuovo singolo è già disponibile in tutte le piattaforme digitali e di streaming, ma anche in formato CD il cui ricavato proveniente dalle vendite sarà devoluto alla “Fondazione Angelo Vassallo - Sindaco Pescatore “, perché questa scelta?
- Dopo aver scritto la canzone, mi è sembrato giusto, prima di continuare il lavoro e pubblicarla, di farla sentire a Dario Vassallo e alla sua famiglia, in parte perché nasceva dal libro e poi perché, essendo una storia ancora dolorosa, in quanto ad oggi non si sono trovati i colpevoli e i mandanti, mi sembrava molto delicato come argomento, per cui, prima di rendere il tutto pubblico, volevo la sentissero. Ho contattato Dario tramite Facebook, mi ha detto che era interessato a sentirla, così glie l’ho mandata e dopo qualche ora mi ha risposto con un messaggio molto bello, dicendomi che la riascoltava continuamente e che bisognava avere una sensibilità particolare per aver scritto una canzone così, proponendomi lui stesso di devolverla per la fondazione. Ho stampato un certo numero di copie per loro e poi io stesso ne ho vendute alcune; tutto il ricavato della vendita e dei download sul web è reso a sostenere la fondazione, nella quale ho potuto vedere un grande lavoro di testimonianza delle idee di Angelo Vassallo ed una continua lotta nell’affermare la legalità nel territorio.
Nello scrivere questa canzone, dedicata ad una vittima della mafia, non hai avuto paura a ricevere delle ritorsioni?
- Se una persona si ferma difronte ad ogni paura allora non si fa più niente! Sicuramente, scrivere una canzone è meno rischioso di fare il sindaco sul territorio, dicendo “no” ai poteri locali, ai poteri forti della criminalità organizzata; sinceramente non credo di rischiare chissà che cosa, ma se devo rischiare qualcosa per affermare dei principi che ci spingono ad essere diversi, allora vale la pena farlo.
Vittorio c’è da dire che sei un grande amante della musica, la tua passione ha inizio negli anni ’80 e nonostante gli importanti impegni professionali come anche quelli familiari, nulla ti ostacola ad andare avanti. In questi tanti anni di carriera, quali sono state le tue più grandi soddisfazioni?
- È un percorso progressivo, nel senso che tutto avviene perché c’è stato qualcosa prima ed è molto importante essere convinti di se stessi ed essere perseveranti e costanti, perché gli ostacoli che si incontrano sul cammino sono veramente tanti, soprattutto quando si fanno delle auto produzioni. Sicuramente il clamore che sta riscontrando in questo momento la “Ballata del sindaco pescatore” mi emoziona tanto: mi scrivono su internet, persone che hanno conosciuto Angelo Vassallo come la moglie, i figli, ringraziandomi per quanto ho fatto e spero vivamente ci possa essere in futuro un incontro. Per quanto riguarda il passato, c’è stata una canzone intitolata “Avrei bisogno di parlarti” dedicata a mio padre, la quale mi ha procurato tantissimi incontri emozionanti: tanta gente si riconosceva nel rapporto padre-figlio che ho descritto nella canzone e non da meno è stata l’emozione nel vedere il videoclip nel quale ho inserito il matrimonio dei miei genitori. Dunque direi che ogni canzone ha il suo perché e anche la canzone più banale, più leggera (come ad esempio “Ferrari” che è una canzone d’amore per un auto), è una canzone che trasmette molto contatto con chi l’ascolta, perché il bello di essere il cantastorie della rete è che, anche se non vai quasi mai in radio o in televisione, hai un rapporto stretto e continuo con i tuoi ascoltatori.
Nel 2001 la stampa nazionale ed internazionale ti classifica come il cantautore italiano più ascoltato in rete, cosa ci dici in merito? Te lo aspettavi?
- È stata una sorpresa anche per me! Si era agli inizi delle discussioni riguardanti la musica in rete formato MP3 ed io sono stato uno dei primi a lanciare le mie canzoni, in italiano, su siti per lo più americani o anglofoni e con mia stessa grande sorpresa vedevo che venivano scaricate in tutto il mondo, un po’ anche per i temi credo, perché non scrivo le classiche canzoni d’amore o di passione ma scrivo storie e probabilmente è una cosa che attrae una parte di pubblico; da qui tanta gente si è messa a scaricare le mie canzoni: ho scritto sulla mucca pazza, sulla Ferrari, su Berlusconi… Certo questo vuol dire schierarsi a favore di un pensiero e contro qualcuno, ma vuol dire anche testimoniare tramite la musica, le storie, le idee, che è un qualcosa che ormai non si fa più e per chi lo fa ancora devo dire che c’è un pubblico interessato.
Lavori presso la biblioteca della Corte di Giustizia Europea a Lussemburgo, quali sono le difficoltà che può riscontrare un cantastorie, un cantautore nello svolgere il suo quotidiano lavoro?
- Le difficoltà che una qualsiasi persona può incontrare nello svolgere due cose contemporaneamente. Forse la forte differenza è dettata dal fatto che, il lavoro che faccio, piace molto, mi spiego: io non canto scrivendo delle mie frustrazioni sul lavoro o per compensazione, sono due cose parallele che mi piace fare. Se fai quindi delle cose con passione e tutto molto più semplice, certamente richiede delle energie in più, ma mettere le proprie forze per svolgere cose che stimolano e che piacciono è sicuramente meno faticoso: siccome mi piace fare sia il mio lavoro in biblioteca che cantare le mie canzoni, probabilmente questa compatibilità è agevolata dalla passione.
7. Per concludere ti chiedo un saluto per gli amici di InfoOggi.it
- Voglio salutare tutti gli amici che leggeranno questa storia, ovviamente io vi invito, visto che sono in rete, a contattarmi su Facebook, su Twitter e sui vari social network, c’è anche un canale YouTube dove troverete in video della “Ballata del sindaco pescatore” e tutti gli altri videoclip delle mie canzoni.
Fiippo Coppoletta