Vitalizi in Trentino, i sindacati: "I 44 milioni vadano alle famiglie in difficoltà"
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TRENTO, 28 MAGGIO 2014 - Nella spinosa e discussa questione della riforma delle pensioni d'oro degli ex consiglieri regionali, entrano anche i sindacati, con una proposta che tende la mano alla popolazione ed ai cittadini.
I sindacati Cgil, Cisl e Uil del Trentino faranno un incontro, ai primi di giugno, con il Presidente del Consiglio Regionale del Trentino Diego Moltrer, che ha convocato tutte le organizzazioni sindacali trentine e altoatesine per i primi giorni di giugno. In attesa di questo incontro i sindacati ribadiscono la "necessità di ripristinare il fondo che destinava i risparmi sui vitalizi degli ex consiglieri - circa 43,8 milioni di euro in base alle ultime stime della Regione - all'occupazione e alle famiglie colpite dalla crisi", affinché "Quei soldi siano restituiti ai cittadini più deboli sotto forma di incentivi alla creazione di nuovi posti di lavoro e di sostegni a chi l'impiego l'ha perso e non riesce a trovarlo. È solo un atto di giustizia contro il quale anche i beneficiari del vitalizio farebbero molta fatica ad opporsi".
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Mentre, per quanto riguarda la possibilità di un ricorso da parte degli ex consiglieri regionali che si vedranno ridurre i vitalizi dal 44 al 20% circa, i sindacati dichiarano: che "sarebbe un segnale pericoloso perchè aumenterebbe la distanza tra politica e cittadini, sarebbe solo l'ennesimo tentativo di difendere un privilegio", chiedendo "di non minacciare ricorsi, ma di comprendere, una buona volta, che si tratta di un piccolo sacrificio per dare qualche risposta in più alle nostre comunità in una difficile congiuntura economica e, soprattutto, un gesto di responsabilità che contribuirebbe ad aumentare la credibilità delle istituzioni locali".
Fonte: Trentino Corriere delle Alpi
Valentina D'Andrea