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ROMA, 07 GENNAIO 2015 - La Procura di Roma ha aperto un'inchiesta per verificare le assenze dei vigili urbani avvenuti nella notte di Capodanno. Chi indaga sta valutando ora i permessi rilasciati dalla Pubblica Amministrazione. Le indagini sono partite su richiesta del Codacons, che ha evidenziato il fenomeno chiedendo di controllare i certificati medici rilasciati dai vigili assenti.
Dal canto suo, la polizia municipale di Roma ha avviato un'informativa ed è passata alle ispezioni durante i turni dei vigili urbani. I fatti su cui si indaga risalgono alla notte di Capodanno.[MORE]
Diversi esponenti politici hanno commentato quanto avvenuto. Per il ministro Madia è necessario: "(...) colpire gli irresponsabili", mentre Ignazio Marino chiede che vengano accertate le responsabilità senza fare generalizzazioni verso chi compie il proprio dovere. In ogni caso, come confermato dal comandante Clemente, sarà necessario un "cambio di regole nel pubblico impiego".
Il dato è impressionante: dalle informazioni che vengono dalle forze dell'ordine romane, l'83,5% degli operatori non si sarebbe presentato sul posto di lavoro, presentando poi regolare certificato per giustificare la propria assenza.
I sindacati difendono i lavori e annunciano azioni contro chi metterà in dubbio la dignità del corpo. Le condizioni precarie di lavoro sono al centro del dibattito, mentre il Garante annuncia: "Se il comportamento posto in essere dai vigili urbani si traduce in uno sciopero selvaggio, le sanzioni sono quelle previste dalla legge: si va da un minimo di 2.500 euro a un massimo di 50.000 euro".
(Foto improntalaquila.org)
Annarita Faggioni