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Video rubati a Stefano De Martino: indagini della Procura di Roma e intervento del Garante Privacy

Redazione
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Video rubati a Stefano De Martino: indagini della Procura di Roma e intervento del Garante Privacy
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L’inchiesta sui video sottratti e diffusi online

È stata aperta un’indagine della Procura di Roma dopo la diffusione in rete di alcuni video rubati a Stefano De Martino, conduttore televisivo ed ex ballerino di “Amici di Maria De Filippi”. I filmati, che lo ritraggono in atteggiamenti intimi con la fidanzata, sarebbero stati trafugati da un sistema di videosorveglianza e successivamente condivisi sul web.

Gli inquirenti, coordinati dal procuratore aggiunto Sergio Colaiocco, ipotizzano il reato di accesso abusivo a sistema informatico. L’indagine, al momento contro ignoti, è stata affidata alla Polizia Postale, che sta cercando di risalire agli hacker responsabili della violazione.

Il ruolo del Garante per la Privacy

Il Garante della Privacy è intervenuto immediatamente disponendo lo stop alla divulgazione dei video, ricordando come la diffusione di contenuti intimi rappresenti una violazione gravissima della sfera personale, anche quando riguarda personaggi noti. L’Autorità ha inoltre aperto un’istruttoria per valutare eventuali sanzioni e provvedimenti correttivi nei confronti di chi ha diffuso i filmati.

L’esposto dei legali di De Martino

Gli avvocati del conduttore hanno presentato denuncia sia a Roma che a Porto Cervo, evidenziando la lesione della privacy di De Martino e della compagna. Tra le ipotesi di reato contestate figura anche l’articolo 612-ter del codice penale, che punisce la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (il cosiddetto “revenge porn”), con pene fino a sei anni di carcere e multe fino a 15 mila euro.

Nella denuncia sono stati allegati anche screenshot di commenti offensivi comparsi sui social e in gruppi di messaggistica, per consentire agli investigatori di individuare gli autori delle frasi ingiuriose.

Impatto mediatico e rischi legali

Il caso ha avuto grande eco sui social e nelle piattaforme online, dove i video sono stati condivisi rapidamente prima dell’intervento del Garante. Questo episodio evidenzia ancora una volta quanto sia fondamentale la tutela della cybersicurezza e della protezione dei dati personali, soprattutto in un’epoca in cui la violazione della privacy può avere conseguenze devastanti sia sul piano umano che professionale.


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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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