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Roma, 10 NOVEMBRE 2011- All’insipidezza del momento, Berlusconi tenta di dare un sapore. Il Silvio che emerge dal vertice PDL di palazzo Grazioli di queste ore nel pieno centro di Roma è diverso: più pratico, meno teso a rimanere “in piedi ad ogni costo”.
Sarà che le opzioni del Quirinale (le cinque costituzionalmente possibili) ora pesano sulla coscienza politica per cui il Premier dimittente [MORE]avverte i suoi: “Sono tutto orecchi verso i vostri suggerimenti, ma consentitemi di tutelare prima di tutto gli interessi del Paese. Ora sono convinto che il male sarebbe non dare il via libera al governo MONTI”. All’ iniziativa “di stampo Napolitano” però fonti parlamentari diffondono che non trovano adesione né La Russa, né Matteoli . Alfano invece, più riflessivo e cauto, vuole aspettare sabato e vedere quali saranno le consultazioni e che piega prenderanno. Solo lì ci sarà da decidere se avallare la strategìa Monti oppure premere , come vogliono “i due amanti dell’opposizione” Bersani e Casini, per le elezioni anticipate.
Anna Ingravallo
*in foto, Tremonti e Monti, in un dialogo istituzionale. Fonte immagine: www3.lastampa.it
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