Vertice mondiale del Popolo del cibo, un viaggio di 24 ore nelle realtà alimentari dei 5 continenti
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16 ottobre 2021 - Le manifestazioni che coinvolgano il mondo intero rischiano di essere qualcosa di utopico e di difficile realizzazione. Eppure, quando ci sono di mezzo degli ideali comuni, trasversali alle diverse nazionalità, il “miracolo” della loro nascita può avvenire.
Il Vertice mondiale del Popolo del cibo è uno di questi eventi, che si svolgerà oggi lungo tutto l’arco della giornata e in tutto il mondo, iniziando cronologicamente dall'Oceania per continuare con la nostra Europa e finire con i Paesi asiatici, con la partecipazione di rappresentanti di decine di nazioni.
Si tratta di un evento online cui tutti possono partecipare.
Si è quini in presenza di una manifestazione alternativa alla giornata mondiale del cibo promossa dalle Nazioni Unite, la quale ha lo svantaggio di essere qualcosa di “ingessato” in quanto carente delle reali prospettive ed esigenze della base e della forza innnovativa di talune esperienze fuori dagli schemi tradizionali dell'agroalimentare.
Il Vertice mondiale del Popolo del cibo si propone invece di essere un summit veramente partecipativo in grado di dare potere alla maggioranza dei produttori di cibo del mondo, dai piccoli agricoltori familiari, ai pastori, alle minuscole ma significative realtà locali che producono gran parte del cibo che mangiamo.
Una panoramica estremamente ricca di esempi provati del mondo reale, basati su operatori che producono attraverso innovativi sistemi in sintonia con la natura, quali il biologico, la permacultura, l’agro-foresta, l’agricoltura rigenerativa, l’agroecologia e il pascolo gestito olisticamente, solo per citarne alcuni.
L’Italia sarà presente con varie testimonianze di agricoltori, produttori e altri operatori del settore agroalimentare e della ristorazione.
Tali testimonianze della nostra nazione, sulla base dei diversi fusi orari partecipanti all’iniziativa, avranno luogo nella serata della giornata odierna, intorno alle 21.
Vi sarà ad esempio, per citarne solo uno significativo, il modello virtuoso di San Mauro Cilento, in provincia di Salerno, con la speciale preparazione della pizza con ingredienti da agricoltura biologica rigenerativa cotta a forno in un ristorante gestito dalla Cooperativa sociale Nuovo Cilento, all’avanguardia da anni nella gestione sostenibile ecologicamente e finanziariamente di agricoltura e ristorazione.
Gli interventi del presidente del Biodistretto Cilento Buonomo e del presidente della Rete internazionale dei Biodistretti Basile forniranno poi un quadro sulle potenzialità che le ecoregioni, ormai presenti a decine in Europa e negli altri continenti, possono avere nell’introduzione di una gestione illuminata del territorio e della salubrità ambientale e alimentare.
Raffaele Basile