Vertice al Cremlino: Merkel e Hollande hanno incontrato Putin
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
MOSCA, 7 FEBBRAIO 2015 – Si cerca una soluzione pacifica al conflitto del sud-est ucraino, ed è per questa ragione che la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande sono volati a Mosca e hanno voluto un incontro con Putin, che è durato cinque ore. Per il summit non è stata presa in considerazione Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari Esteri e la politica di sicurezza, sembra piuttosto che la partenza sia stata organizzata in segreto.
La missione diplomatica in Russia ha avuto l’intento di cercare di trovare una soluzione “accettabile per tutti” e mettere fine al conflitto rispettando "l'integrità territoriale" dell'Ucraina. Quello che si è pensato è di preparare un documento per far valere gli accordi di Minsk, finora mai rispettati, ma per questo i tre leader si sentiranno telefonicamente domenica. Per riportare la pace nel territorio ucraino Putin pare che il mese scorso avesse preparato un documento di nove pagine, ma alcuni punti della proposta sembra che siano proprio inammissibili per l’Unione europea e per Kiev, per questo è nata la mediazione di Hollande e Merkel. [MORE]
Le autorità tedesche negano che saranno fatte concessioni territoriali ai separatisti filorussi, anche se quello che era nell’aria prevedeva che la linea di contatto tra le truppe di Kiev e i miliziani separatisti questa volta sarebbe potuta essere ridisegnata tenendo conto dell'espansione dei territori controllati dai ribelli dopo l'offensiva delle ultime settimane, che è costata a Kiev circa un migliaio di chilometri quadrati. Alcune fonti diplomatiche non escludono l'invio di "forze di pace internazionali, forse i caschi blu dell'Onu, ma su questo aspetto non c'è chiarezza. Mosca dovrebbe inoltre garantire che i ribelli facciano tacere i cannoni.
“Abbiamo grandi speranze che l’incontro di questi leader mondiali porti a sviluppi positivi. Non è normale che ci debba essere una guerra sul territorio di uno Stato che per sua natura ama la pace”. Questo l’auspicio del generale ucraino Oleksandr Rozmaznin, per l’esito dell’“incontro a Mosca”.
Intanto sul campo di guerra è stata concessa una tregua di un giorno, che scadrà oggi e questo ha permesso di formare un corridoio umanitario per lasciare la zona calda del conflitto e dirigersi verso le località più a nord, che sono sotto il controllo del governo di Kiev. Oltre 2.800 persone hanno lasciato venerdì Debaltseve e altre piccole città limitrofe.
(foto dal sito www.huffingtonpost.it)
Michela Franzone