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VERONA, 2 NOVEMBRE 2012 - «Il territorio di Verona e quello di Rovigo sono già legati da rapporti economici e infrastrutturali che potranno essere implementati e potenziati». Con queste parole il sindaco di Verona Flavio Tosi si esprime sulla possibile fusione tra le due città stabilita dal decreto legge sul riordino delle province. Sottolineando tuttavia che l’unione non comporterà una perdita di identità.[MORE]
Parla di “pari dignità” il primo cittadino scaligero. «Ribadendo che le sette province storiche del Veneto avevano ed hanno tutti i requisiti per non essere aggregate, prendiamo atto della decisione del Governo e speriamo questa sia in linea con la volontà della Regione di riconoscere due aree metropolitane, una ad est e una ad ovest, e la specificità del territorio montano della provincia di Belluno». L’unione sì dunque, ma a patto che nessuna realtà sia «subordinata all’altra, nel rispetto dei cittadini sia polesani che veronesi ai quali verranno garantite strutture e servizi adeguati». Tosi ha incontrato lo stesso spirito nel sindaco di Rovigo Bruno Piva al quale è legato «da un profondo sentimento di stima».
Federica Sterza
Foto www.festivaldsc.it