Venezuela, elicottero polizia lancia granate su Corte Suprema. Caos
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
CARACAS, 28 GIUGNO - Notte di tensione nella capitale venezuelana. Intorno alle 18 di ieri (mezzanotte in Italia), un elicottero della polizia scientifica ha attaccato le sedi del Ministero dell'Interno e della Corte suprema a Caracas: dal velivolo sono stati sparati vari colpi di arma da fuoco e lanciate quattro granate. Non sarebbe stato registrato, fortunatamente, nessun ferito.
Secondo quanto si apprende, il responsabile dell'offensiva è un agente della Polizia Scientifica, che ha anche pubblicato sui social un video-manifesto in cui chiama il popolo ad unirsi con le forze armate contro il presidente Maduro. Risulta possibile che l'agente sia collegato all'ex presidente Chavez.[MORE]
Molti residenti hanno fotografato l'elicottero, che esibiva su uno dei lati una bandiera con lo slogan "Libertà 350", in allusione a un articolo della Costituzione venezuelana che autorizza la rivolta contro autorità antidemocratiche.
La capitale è blindata: un forte spiegamento militare, con carri armati leggeri e posti di blocco, è stato istallato intorno a Palacio Miraflores, la residenza presidenziale.
Il ministro Villegas, scrive la stampa locale, ha definito l'attacco un «atto terrorista» che fa parte di una «offensiva insurrezionale della destra estremista», con l'appoggio della Cia. Il presidente venezuelano, invece, ha assicurato che il colpevole verrà catturato e ha sottolineato che l'attacco avrebbe potuto causare una tragedia con "decine di morti".
Luigi Cacciatori
Immagine da gds.it