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VENEZUELA, 12 AGOSTO. Ancora momenti di tensione in Venezuela. Altri due giovani sono stati uccisi durante una manifestazione contro il presidente Maduro.
Sale a 123 morti il bilancio degli ultimi scontri tra il popolo venezuelano e il governo di Maduro. Scontri che sembrano non voler cessare e che aggiungono alla lunga lista altre due vittime della protesta. [MORE]
Stavolta le vittime sarebbero Willmerys Zerpa di 20 anni e Eduardo Orozco di 19. Lo ha comunicato Juan Andres Mejias, deputato d’opposizione al governo, manifestando il suo disappunto per l’ennesimo episodio di violenza e affermando che si tratta ancora di «cittadini uccisi dall'odio e dalla violenza della dittatura».
«Una settimana fa abbiamo vinto con i voti, oggi è stato necessario vincere il terrorismo con le pallottole», sarebbero queste dure parole del presidente Nicolas Maduro in risposta all’uccisione di Ramon Rivas, esponente dell’opposizione dell’Avanzada Progresista.
Intanto la situazione in Venezuela resta ancora calda. A due giorni dal voto, dichiarato illegittimo, si fa la conta dei morti e si parla di «crimini contro l’umanità». La nascita della Costituente, non voluta dal popolo, ha alimentato ulteriormente il clima di violenza dei giorni precedenti e le proteste hanno portato all’ultimo dato ufficiale di 123 vittime.
In questi ultimi due giorni il bilancio sarebbe di più di sette feriti e tre morti, a cui si aggiungono otto arresti di leader dell’opposizione. E non esiste più neppure un comunicato pubblico delle vittime, dato che l’unica fonte d’informazione – la pagina della Procura Generale su Twitter – è stata chiusa dalla nuova Costituente del governo Maduro.
Dall’Italia arriva la solidarietà al popolo venezuelano. Il Governo Gentiloni afferma di non sostenere la nuova Costituente di Maduro, dichiarandola senza mezzi termini «un regime dittatoriale». Il presidente venezuelano, intanto, va avanti con il suo nuovo piano di governo.
Fonte: Contropiano
Clara Amico