Venezia: problemi economici per la città, il sindaco propone di vendere alcune opere d'arte
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VENEZIA, 11 OTTOBRE 2015 – Vendere capolavori di Klimt e Chagall per risanare le tasse comunali: è questa la proposta avanzata da Luigi Brugnaro, primo cittadino di Venezia, che ha scatenato l’indignazione di tutta l’Italia, compreso il ministro dei Beni e delle Attività Culturali Franceschini. [MORE]
Secondo il sindaco della città lagunare, la vendita di “Judith il Salomé” di Klimt e de“Il Rabbino di Vitebsk” di Chagall, due artisti non italiani e le cui opere non sono legate alla storia della città veneta, potrebbe giovare notevolmente all’economia di Venezia. “Non è stata decisa alcuna cessione di opere d’arte di pregio. –Ha però specificato Brugnaro– Sarà necessario procedere a una verifica attenta e puntuale del patrimonio a disposizione, ma al momento non esiste nessun elenco”.
Se il Ministro Franceschini ha reagito con sdegno alla proposta di vendere le due preziose opere d’arte, Vittorio Sgarbi è invece apparso entusiasta dell’idea del sindaco veneziano: “Brugnaro ha fatto benissimo –ha dichiarato il noto critico d’arte– la sua idea è davvero interessante e molto logica. Non si tratta di vendere un Canaletto o un Tiziano. Si parla di opere che non sono legate alla storia di Venezia. Klimt a Venezia è un corpo estraneo, il suo quadro può stare ovunque, a Parigi come a New York”.
(foto goodmumhunting.com)
Elisa Lepone