Venerdì 7 Febbraio 2014, Teatro Nuovo di Napoli Cronaca di una crisi annunciata di Tiziano Turci
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NAPOLI, 4 FEBBRAIO 2014 - Dopo aver girato l’Italia con grande successo, arriva al Teatro Nuovo di Napoli, venerdì 7 febbraio 2014 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 9), Cronaca di una crisi annunciata, lo spettacolo di Tiziano Turci che racconta come la crisi fosse una storia già scritta.
Con satira e ironia, Cronaca di una crisi annunciata è un’acuta riflessione sulla realtà, un live set che non pretende di spiegare, ma offre allo spettatore una nuova prospettiva attraverso cui guardare.
Come naturale proseguimento del precedente “GGLaResistibileAscesaDelNulla”, Tiziano Turci prosegue l’investigazione degli effetti dello sviluppo economico e capitalistico sulle mutazioni del sistema sociale.
Insieme alla calda voce di Rossella Teramano, alle improvvisazioni della chitarra di Francesco Provenzano, accompagnato da Giulio Maschio alla batteria, Turci (voce e pienoforte) riempie la scena, passando dal monologo al piano, dai sonetti danteschi al talk show dei night di Manhattan, a metà tra art engagé ed entertainment.[MORE]
Partendo dal concetto di democrazia, e dall’idea che la democrazia esiste finche esiste l’informazione e la diversità d’opinione, lo spettacolo attraversa Bretton Wood, il Sud America degli anni 60, i “favolosi” anni 80 di Tatcher, Regan, Khol e Mitterand, fino alla caduta del governo Berlusconi e all’arrivo sulla scena di un manipolo di “tecnici” chiamati a salvare la patria e soprattutto l’Europa. Chi sono queste persone? Da dove provengono? Come sono arrivate?
Attraverso questo percorso e queste domande si giunge al centro dell’allestimento: cos’è l’Europa di oggi e cosa sarà l’Europa di domani? Chi la governa? Quanto spazio resta alla democrazia?
Con leggerezza si dice che tutte le crisi, prima o poi, finiscono, salvo poi ammettere in seguito, con altrettanta leggerezza, che ve ne saranno sempre di nuove. Ma le crisi non sono affatto un inevitabile ”effetto collaterale” della finanza. Piuttosto, sono la prova di un difetto costitutivo dell’attuale configurazione della finanza di mercato.
Cronaca di una crisi annunciata racconta i passaggi fondamentali che, negli ultimi ottant'anni, hanno cambiato il mercato dei capitali e, soprattutto, il mercato del lavoro, trascinandoci, crisi dopo crisi, agli ultimi fatti che vedono oggi milioni di persone impotenti di fronte al peggioramento delle loro condizioni di vita.
Tutto questo non solo ha ragioni ben precise ma lascia il dubbio che esistano specifiche volontà e interessi. Non era facile assoggettare la politica al mercato, ma la crisi rende il politicamente impossibile politicamente inevitabile.
(Notizia segnalata da Raimondo Adamo)