Vaccini, mamma si rifiuta di consegnare autocertificazione. Bambina respinta dall'asilo
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UDINE, 12 SETTEMBRE. “Non voglio consegnare l’autocertificazione”, sarebbero queste le parole di una mamma di Latisana, in provincia di Udine, rivolte alla segreteria scolastica della scuola dell’infanzia "Rosa De Egregis Gaspari”.[MORE]
Quando ha portato la figlia all’asilo di Latisana, lunedì mattina, ed è stata bloccata all'ingresso per assenza di autocertificazione dei vaccini, ha richiesto la presenza delle forze dell’ordine e ha preteso che la figlia entrasse senza problemi. La motivazione della donna sembrerebbe legata a ideali "no vax", ma la realtà è un’altra.
Il problema, per la donna, è proprio in quelle poche righe che compaiono sul documento di autocertificazione: “i dati forniti saranno trattati dal personale scolastico, docente e non docente". Si tratterebbe, infatti, esclusivamente di una questione legata alla privacy.
E se non fosse per alcuni particolari emersi da un'indagine più approfondita, sembrerebbe a tutti gli effetti una forma di protesta “no vax”, ma le cose stanno diversamente. La donna, infatti, avrebbe espresso il desiderio di vaccinare la propria figlia, ma non intenderebbe consegnare l’autocertificazione per una questione di privacy.
Da tempo, sulla sua pagina Facebook, comparivano slogan e messaggi di denuncia contro la normativa pro-vaccini, propri della causa “no vax”. Eppure, l’intento della donna, confermato dalla stessa, è proprio quello di vaccinare la figlia, ma di farlo senza una comunicazione “ufficiale”: “Chiedo che i dati personali vengano trattati solo dal dirigente scolastico, come autorizzato dal Garante della Privacy", avrebbe scritto la donna in un post su Facebook.
Purtroppo, senza la documentazione che attesta la volontà o l’effettuazione delle vaccinazioni dei propri figli, previste dalla recente normativa del Governo, è impossibile far accedere i bambini all’interno di un istituto scolastico.
La bambina, infatti, è stata riportata a casa per volontà delle forze dell’ordine che non hanno fatto altro che applicare la legge.
La donna avrebbe confermato la volontà di continuare questa battaglia contro la violazione della privacy: "Io sono in regola - avrebbe detto - l'asilo me lo deve riconoscere". Intanto, sulla sua bacheca di Facebook, continuano a comparire immagini e frasi "no vax".
Fonte immagine: www.cityrumors.it
Clara Amico