Uso improprio della parola "clandestini": Lega Nord condannata a risarcimento danni
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MILANO, 23 FEBBRAIO - Diecimila euro a titolo di risarcimento del danno e quattromila euro per il pagamento delle spese processuali, questa la condanna inflitta dal Tribunale di Milano alla Lega Nord.[MORE]
La sentenza decide il primo grado del giudizio sul ricorso presentato da due associazioni, Asgi e Naga, contro l'affissione di manifesti che definivano "clandestini" i richiedenti asilo da collocare nel comune di Saronno.
L'utilizzo della parola "clandestino", nell'interpretazione dei giudici della prima sezione civile del Tribunale del capoluogo lombardo, allude ad un soggetto presente in maniera abusiva sul territorio, ed è peraltro tale da "creare un clima intimidatorio". I magistrati hanno sottolineato come nel caso di specie non si trattasse di persone illegalmente presenti in Italia, bensì di soggetti pienamente legittimati a chiedere il riconoscimento della protezione internazionale.
"Vogliono imporci anche una nuova lingua italiana, io continuerò a pronunciare la parola messa al bando. Siamo alla follia", questa la risposta del leader del Carroccio Matteo Salvini, da tempo impegnato in una vera e propria crociata avverso ogni sorta d'immigrazione.
Le proteste erano iniziate in seguito alla decisione di collocare 32 richiedenti asilo nel comune di Saronno, a guida leghista, ed erano culminate nel blocco dell'apertura della struttura destinata all'accoglienza richiesta dalla Prefettura.
Paolo Fernandes
Foto: Milanotoday.it