Usellus porta Visioni sarde in classe
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A Usellus il cinema arriva tra i banchi di scuola non più solo come momento di svago alternativo alle lezioni o come supporto per immagini ad altre materie, ma come vera e propria offerta formativa. Con questo intento la Scuola Secondaria di Primo Grado di Usellus ha aperto le porte ai cortometraggi di Visioni Sarde.
La rassegna promossa dalla Cineteca di Bologna e dalla Fondazione Sardegna Film Commission questa volta ferma il suo fitto percorso itinerante a Usellus con due proiezioni organizzate per fine ottobre presso l'Istituto Scolastico e la Biblioteca Comunale.
"Con l’attuazione della legge 107 del 2015 e con il Piano Nazionale Cinema per la Scuola – afferma la bibliotecaria Sara Melosu - il linguaggio cinematografico, la storia e l’estetica del cinema, la produzione di documentari, cortometraggi o mediometraggi entrano a pieno titolo nel Piano dell’offerta formativa delle scuole di ogni ordine e grado. L’obiettivo è fornire alle ragazze e ai ragazzi gli strumenti per leggere, decodificare e usare in maniera consapevole le migliaia di immagini con le quali vengono a contatto ogni giorno, consentire l’approfondimento di un linguaggio che ha fortemente caratterizzato e ancora caratterizza il nostro tempo e che dialoga anche con gli strumenti digitali ormai a disposizione di tutti. Come mezzo educativo e formativo speciale abbiamo scelto i cortometraggi di Visioni Sarde, brevi ed essenziali e dunque più vicini alla tipologia di contenuti prediletti dai giovani. I film offerti dalla rassegna, del resto, si caratterizzano per un ampio spettro tematico che aiutano a leggere le molte facce della realtà e della cultura sarda. La presenza in sala della regista Paola Cireddu renderà l'incontro veramente straordinario: il cinema come stimolo alla consapevolezza e alla discussione, come divertimento e riflessione, come strumento didattico e di confronto".
Visioni Sarde sarà in classe, sabato 29 ottobre alle ore 10:30.
Ma non finisce qui. Alle ore 17:00 la rassegna Visioni Sarde sarà riproposta negli spazi della Biblioteca Comunale. In ordine di proiezione saranno presentati: IL VOLO DI AQUILINO di Davide Melis, L'ULTIMA HABANERA di Carlo Licheri, MARINA, MARINA! di Sergio Scavio e L'UOMO DEL MERCATO di Paula Cireddu.
A questo punto un intervallo permetterà al pubblico di dialogare con la regista Paola Cireddu.
Seguiranno le proiezioni di IL PASQUINO di Alessandra Atzori, Milena Tipaldo (MIRA), DI NOTTE C'ERANO LE STELLE di Naked Panda, MARGHERITA di Alice Murgia e UN PIANO PERFETTO di Roberto Achenza.
Antonio Deiola, Vicedaco e Assessore alla Istruzione e cultura non nasconde la propria soddisfazione per l'iniziativa. "Quella di sabato 29 sarà una straordinaria occasione per vedere opere che difficilmente sono inserite nei circuiti ufficiali del cinema e scoprire attraverso la settima arte le molte facce della nostra cultura, i temi della vita sociale, i disagi e le aspettative della generazioni più giovani. Sarà occasione anche per parlare di Usellus il nostro piccolo e suggestivo paese posto ai piedi del Monte Arci a solo a 35 chilometri da Oristano. Usellus è un borgo ricco di storia che fu abitato fin dal VIII secolo a.C. da genti che intrattennero rapporti commerciali con i Fenici e i Punici. Dal II secolo d.C. assurge al rango di Colonia romana “ Iulia Augusta Uselis”, come testimonia una tavola bronzea di patronato del 158 d.C. Altre testimonianze romane sono il ponte in località Su Forraxi, poco distante dal centro abitato, e la rete viaria visibile in alcuni tratti del territorio. Il centro storico conserva ancora molte case antiche disposte intorno ad un cortile centrale, con le caratteristiche lollas (porticati) su cortili acciottolati che si affacciano sulla strada con imponenti portali.
Usellus merita una visita per svariati motivi.
Per lo straordinario ambiente naturale. Il borgo sorge, infatti, tra i parchi della Giara e del monte Arci, in uno scenario unico, circondato da rigogliosi boschi di lecci.
Per le vestigia del passato. Fra queste la chiesa di Santa Reparata con le cumbessias, alloggi dei fedeli durante le novene e la seicentesca parrocchiale di San Bartolomeo, patrono del paese.
Per il patrimonio enogastronomico. I vigneti sulle colline producono un'ottima Malvasia, Monica e Vermentino di qualità. Dagli oliveti deriva un pregiato olio extravergine e dai pascoli arrivano prelibati formaggi, ricotte e carni.
Gli abitanti sono cordiali, ospitali e laboriosi. Abili artigiani lavorano con maestria e creatività il ferro, il legno, la pietra e la ceramica".