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LOS ANGELES, 24 GIUGNO 2013- Lo scorso 18 giugno è morto il giornalista statunitense Michael Hastings: apparentemente sembrava essersi trattato di un incidente stradale, almeno stando ai primi accertamenti condotti dalla polizia di Los Angeles. Tuttavia, alcuni rilievi delle ultime ore sembrano disegnare uno scenario inedito, suggerendo l’ipotesi che si sia trattato di omicidio volontario.[MORE]
A far protendere in questa direzione alcune mail indirizzate dall’uomo a diversi amici poco prima di morire: mail nelle quali Hastings più volte avrebbe denunciato la necessità di “uscire dai radar” in quanto spiegava: “L’Fbi sta interrogando i miei amici più intimi e i miei collaboratori. Sono al lavoro su una grossa storia.” A quale scottante storia fanno riferimento le confidenze dell’uomo? E’ quello che la polizia sta cercando di scoprire, ma da alcune fonti trapelano dettagli riconducibili alla tragica vicenda nella quale hanno perso la vita la giornalista italiana Ilaria Alpi e il fotoreporter Miran Hrovatin, assassinati in Somalia nel 1994 in circostanze ancora poco chiare.
La tesi complottista, avallata anche da Wikileaks, è stata subito smentita dall’Fbi, che ha ribadito la versione della polizia di Los Angeles, secondo cui nella dinamica dell’incidente costato la vita a Michael Hastings non vi è alcunché di sospetto. Resta comunque il fatto che il giornalista è sempre stato poco gradito agli ambienti governativi, sin da quell’intervista del 2010 pubblicata sulla rivista Rolling Stone e che costò le dimissioni al generale Stanley McChrystal, allora al capo delle forze Usa in Afghanistan.
Emmanuela Tubelli
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