USA, fa ancora discutere il ruolo della National Security Agency per la sicurezza nazionale
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USA, fa ancora discutere il ruolo della National Security Agency per la sicurezza nazionale

martedì 31 dicembre, 2013

 NEW YORK, 31 DICEMBRE 2013 - Un giudice federale statunitense ha stabilito che un programma della National Security Agency, che raccoglie registrazioni telefoniche di milioni di americani, è lecito come misura preventiva contro il terrorismo, e che non viola la privacy dei cittadini. La decisione è stata presa lo scorso venerdì dal giudice distrettuale William Pauley a Manhattan, contrastando la decisione di un altro giudice, che definiva il programma anticostituzionale, lasciando così la patata bollente alla Corte Suprema.

La decisione del giudice è stata trascritta in 54 pagine, in cui si respingono le accuse mosse dall'Unione delle Libertà Civili Americane, e che di fronte al terrorismo si può agire di emergenza, secondo il quarto emendamento della Costituzione degli Stati Uniti. Nella dichiarazione è stato citato anche l'11 settembre, dichiarando che l'operato dell'NSA potrebbe evitare il ripetersi di una tragedia simile.

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«Se si smussa il programma dell'NSA, lasciamo libertà ad al-Qaeda di operare con strumenti tecnologici in piena libertà, senza alcuna operazione di contrasto, così da sentirsi liberi di piazzare ulteriori attentati ovunque nel mondo, così come è avvenuto in passato». Non molto tempo fa, il programma dell'NSA era stato definito come un meccanismo “orwelliano” di controllo dei cittadini americani. Il giudice Leon aveva richiesto lo stop immediato della raccolta dei dati da parte del governo americano. Il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest ha preferito non commentare la decisione di Pauley, mentre il portavoce del dipartimento di Giustizia Peter Carr si è espresso soddisfatto. Obama ha difeso il sistema di sorveglianza dell'NSA, pur manifestando la volontà di prendere in considerazione una serie di vincoli, compresa la decisione di dare maggior potere di controllo a parti terze. Obama è atteso il prossimo mese ad esporre le possibili riforme.

Foto: reuters.com

Dino Buonaiuto


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