USA: Barack Obama pubblica il proprio certificato di nascita

giovedì 28 aprile, 2011

28 aprile, Washington - Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha deciso di fermare le polemiche relative al suo luogo di nascita rendendo noto il proprio certificato. Era dai tempi della campagna elettorale del 2008, che si erano sollevati dubbi al riguardo, allora i "Birthers" (da birth, nascita) si fecero fautori di una teoria che vedeva Obama nato in Kenya e non a Honolulu, nelle Hawaii. [MORE]Forti dell’appoggio del multimiliardario Donald Trump, candidato alla presidenza USA per parte repubblicana, gli oppositori avevano chiesto delle delucidazioni, con tanto di pubblicazione del certificato. Per tutta risposta il Presidente pubblicò quell’anno l’estratto di nascita, ma i birthers sostenevano fosse un “falso”. A questo punto, per mettere a tacere tali maldicenze, in intervento alla stampa, Obama ha ricordato che ormai da anni si parla solo di quest’argomento. Dichiarando: "Voglio parlare a tutto il popolo americano: non abbiamo tempo per queste stupidaggini. Ho tante cose migliori da fare, ci sono problemi da affrontare e tante sfide da vincere come Paese". E ancora: "Pensavo di avere già chiarito ai tempi della campagna elettorale, nel 2008, pubblicando l'estratto del mio certificato. Ma, ho visto che nelle ultime settimane questo era diventato il tema di maggior rilievo. Così ho fornito informazioni aggiuntive sul fatto che sono nato a Honolulu, il 4 agosto 1961". Di qui il suo avvocato ha fornito il documento originale nella versione intera, con visibili la nazionalità, il luogo di nascita presso l’Ospedale ostetrico ginecologico Kapiolani e la firma della madre. Il tutto è stato pubblicato sul sito della Casa Bianca. Il direttore delle comunicazioni Dan Pfeiffer ha asserito che "il Presidente Obama ritiene che la distrazione sul suo certificato di nascita non sia stata un bene per il Paese. Potrà essere stata buona politica e buona tv, ma è stata un male per il popolo americano e ha distratto dalle molte sfide che ci troviamo ad affrontare come Paese".

Tiziana Marzano

Argomenti:

barack