Unioni civili, il primo «sì» a Napoli
Cronaca Campania

Unioni civili, il primo «sì» a Napoli

martedì 20 settembre, 2016

NAPOLI, 20 SETTEMBRE 2016 -  Si è celebrata alle 17 di oggi, presso la sala Giunta di Palazzo San Giacomo, la prima unione civile a Napoli. Alla presenza di un folto pubblico e di numerosi giornalisti, il sindaco Luigi De Magistris ha unito in matrimonio il presidente di Arcigay Napoli e delegato nazionale di Arcigay per lo Sport, Antonello Sannino, e il suo compagno Danilo Di Leo, ballerino del Teatro san Carlo. Presente anche l'assessore alla Qualità della Vita e alle Pari Opportunitá, Daniela Villani.  [MORE]

Una data simbolica, quella del 20 settembre, non solo perchè si tratta della prima unione civile a Napoli, ma anche perchè ricorre l'anniversario della presa di Roma e della fine dello Stato Pontificio, come spiegato dallo stesso Sannino: «E’ una data simbolica, perché conserva la memoria della fondazione della nazione Italiana e il trionfo del principio laico, che garantisce a tutti la libera espressione di qualsiasi pensiero e di ogni opinione».

Simbolica anche la scelta dei testimoni. Per il giorno del sì, Sannino ha infatti voluto che a testimoniare fossero Antonio Amoretti, partigiano delle quattro giornate di Napoli e protagonista della liberazione di Napoli dall’occupazione nazifascista - oggi presidente del Comitato Provinciale dell’Anpi, di cui lo stesso Sannino è membro - e sua moglie Rosa Berriol.

Il Presidente dell’Arcigay ha così motivato la sua scelta: «Sono i partigiani ad aver scritto la nostra costituzione, una costituzione bellissima che parla dell’uguaglianza di tutti i cittadini».
Antonello Sannino è il primo dirigente Arcigay d’Italia a unirsi civilmente col proprio compagno, grazie all’introduzione della legge Cirinnà.

«Questo è un giorno che cambia la storia di un intero Paese – ha dichiarato nel corso della celebrazione- un giorno di ordinaria follia e di ordinario amore. E’ finalmente un Paese civile e un Paese moderno».

Il matrimonio di Antonello e Danilo apre il registro delle unioni civili a Napoli, dove l'applicazione della legge, già in vigore da alcuni mesi, ha tuttavia accumulato qualche ritardo. A partire da ottobre sarà finalmente possibile presentare presso tutte le dieci municipalità di Napoli formale richiesta per unirsi civilmente. La richiesta di costituzione di una unione civile, per il momento, potrà essere presentata solo a Palazzo San Giacomo. I moduli sono scaricabili dal portale web del Comune di Napoli.

De Magistris ha parlato di «un passo importante per la città». «Non bisogna fare una corsa a chi fa prima, ricordo che noi siamo stati i primi a voler riconoscere il figlio di una coppia lesbo», ha concluso. 
 

Foto e articolo di Antonella Sica


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