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Unicef intende mettere fine ai matrimoni precoci: stop al fenomeno delle spose bambine

Alessia Malachiti
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Unicef intende mettere fine ai matrimoni precoci: stop al fenomeno delle spose bambine
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ROMA, 11 OTTOBRE 2012 - L' Unicef ha reso noto che intende lavorare per porre fine ai matrimoni precoci.
L'associazione ha sottolineato che si tratta di una violazione dei diritti umani che è ancora diffusa, soprattutto nei Paesi africani e quelli dell'Asia meridionale.

E' stata scelta la prima "Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze" per parlare delle allarmanti cifre che raccontano una realtà che porta a drammatiche conseguenze nella vita delle giovanissime, le quali vengono spesso date in sposa prima di aver compiuto 15 anni.

Secondo l'associazione, su 70 Milioni di donne tra i 20 ed i 24 anni, una su tre si è sposata prima di raggiungere la maggiore età. Tra di loro, emerge che 23 Milioni si sono sposate prima di compiere 15 anni.[MORE]

Prendendone in considerazione 400 Milioni, tra i 20 ed i 49 anni, emerge invece che oltre il 40% di queste donne sono state date in sposa da bambine.

Lo slogan "La mia vita, il mio diritto, la fine dei matrimoni precoci" si sta diffondendo in tutto il mondo, incoraggiando azioni che richiamano l'attenzione sul tema delle spose bambine. Anche presso la sede delle Nazioni Unite a New York, viene discusso l'argomento tra gli esponenti di Unicef, Unfpa ed Un Women, insieme all'arcivescovo Desmond Tutu.

L'Unicef ha inoltre fatto sapere che uno degli strumenti più importanti per eliminare il fenomeno, è senz'altro l'istruzione, la quale viene ancora a mancare nei Paesi del Terzo Mondo. Inoltre, sono stati trasmessi alcuni dati secondo i quali le bambine tra i 10 ed i 14 anni corrono di più il rischio di morire durante una gravidanza, rispetto alle donne adulte.

Abo Loha, coordinatrice della ECPAT-Italia, associazione che si occupa a livello mondiale di combattere lo sfruttamento sessuale dei minorenni, ha però ricordato ai giornali che è necessario porre attenzione anche ai minorenni di sesso maschile, i quali vengono sfruttati ugualmente, <<ma per i quali non sono previsti percorsi di recupero e inclusione sociale>>.

(Fonti: Redattore Sociale e Social Tiscali - In foto, Sunam, bambina di tre anni di Kabul, che nel 2007 fu promessa sposa al cugino di sette anni, Nieem. Da Grazia.it)

Alessia Malachiti


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Scritto da Alessia Malachiti

Giornalista di InfoOggi

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