Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
CATANZARO, 25 LUGLIO 2015 – Dopo il muro al confine e i treni sigillati, arrivano anche le dichiarazioni shock del governo ungherese, sempre più in rotta di collisione con l’Unione Europea per la questione degli migranti. [MORE]
Viktor Orban, il Premier Ungherese, ha definito i migranti che giornalmente raggiungono le coste del vecchio continente una "minaccia per l'Europa", affermando che l'Unione europea non mette in moto alcun tipo di strategia per difendere se stessa dalle "masse di clandestini" che, secondo l’opinione del primo cittadino ungherese, contribuirebbero "a far prosperare terrorismo, disoccupazione e criminalità", rischiando addirittura di causare la "perdita dell'identità culturale" europea. A far eco alle dichiarazioni del Premier, sono arrivate quelle del suo vice, Janos Lazar, che in merito ai migranti stipati nei vagoni sigillati diretti ai campi profughi ha dichiarato: "Questa gente doveva essere fermata e registrata già in Grecia, perché sono entrati in Ue da lì. A quel che mi risulta, nei Balcani non c'è attualmente alcuna guerra. Hanno pagato dei trafficanti, in Serbia, e vengono trasportati a bordo di autobus fino al confine ungherese. Costruiamo una barriera proprio per farla finita con tutto questo”.
L’Ungheria ha assunto da tempo una posizione di netta chiusura nei confronti della questione migranti: è stata infatti l’unico Paese europeo a non averne accolto nessuno, a differenza di quanto previsto dall'accordo raggiunto recentemente a Bruxelles con la Comunità Europea.
(foto www.glistatigenerali.com)
Elisa Lepone