Un eccezionale concerto da camera conclude la prima fase della stagione di Ama Calabria
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LAMEZIA TERME (CZ), 11 MAGGIO 2015 - Si è conclusa la prima fase della stagione concertistica, organizzata da Ama Calabria , con un concerto da camera di alto spessore musicale di cui è stato protagonista il Quartetto di fama internazionale composto dal pianista Roberto Prosseda, dal violinista Gabriele Pieranunzi, dal violista Francesco Fiore e dal violoncellista Luigi Puxeddu.
Il Quartetto si è esibito per la prima nella sala degli affreschi del Palazzo Nicotera di Lamezia Terme, intitolata al giovane giornalista scomparso qualche tempo fa Giuseppe Perri, a conclusione della 12ª tappa di «un tour internazionale che abbiamo iniziato alcuni mesi fa - ha chiarito il pianista Roberto Prosseda - e che ci ha portato in Polonia, Varsavia, Madrid ed in altri Paesi e nel Centro Nord d’Italia. [MORE]
Durante questo percorso – ha continuato - abbiamo presentato i due dischi che abbiamo inciso per la Decca che comprendono la prima versione completa dei quattro quartetti per pianoforte ed archi di Mendelssohn». Il concerto, riproposto ad un numeroso pubblico e dedicato a Felix Mendelssohon Bartholdy, è stato imperniato su «un programma di rarissimo ascolto - come ha spiegato Prosseda - ricco di musica impegnativa che va suonata con slancio e con energia per superare quella monotonia che si attribuiva alle composizioni del grande musicista».
Sorretti da questa convinzione, i quattro artisti hanno eseguito le difficili musiche di Mendelssohn, comprendenti il Trio in do minore Mwv Q3 per violino, viola, pianoforte e il Quartetto per pianoforte e archi in fa minore n.2 opera 2 e n.3 in si minore opera 3, incantando il pubblico per professionalità, abilità artistica e altezza di interpretazione. Ad inizio della serata, il pianista Prosseda ha tracciato un profilo biografico - artistico di Mendelssohn ( 1809-1847) soffermandosi sul suo talento, evidenziato fin dalla tenera età, e sulla sua produzione quartettistica a lungo vittima di un pregiudizio estetico che la condannava come classicista ed epigonica influenzandone negativamente la recezione fino a tempi relativamente recenti. Prosseda ha anche messo in luce il precoce inizio di Mendelssohn nel comporre i Quartetti per archi e precisamente tra il 1827 e il 1830, anni di grande fermento nel mondo musicale in cui si sentiva fortemente l’eredità beethoveniana , specie quella degli ultimi Quartetti.
Il quartetto, entusiasta del successo e dagli interminabili applausi del pubblico lametino, si è voluto congedare eseguendo un bellissimo brano che Mendelssohn aveva dedicato alla mamma e anche per omaggiare le mamme celebrate nel giorno della festa in cui si è tenuto il concerto.
Foto da sinistra: Gabriele Pieranunzi – Roberto Prosseda- Francesco Fiore
Lina Latelli Nucifero