Un continuo botta e risposta fra Saviano e Berlusconi figlia
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ROMA, 8 MARZO - Tutto ebbe inizio con Berlusconi padre, che in una delle sue solite uscite poco caute si espresse con toni fortemente negativi nei confronti di prodotti quali La piovra o Gomorra per l’immagine fuorviante che essi danno dell’Italia.
In quell’occasione, la figlia, Marina Berlusconi, difese le dichiarazioni del padre: una presa di posizione che non trovò felicissimo Saviano, autore di quello stesso Gomorra edito proprio dalla Mondadori, di cui Marina è presidente.
Seconda occasione di contrasto: lo scrittore riceve la laurea honoris causa in giurisprudenza dall’Università di Genova, e la dedica (tra gli altri) “ai tre magistrati, Boccassini, Forno e Sangermano, che indagano su Berlusconi. Loro che stanno vivendo momenti difficili solo per aver fatto il loro dovere.”[MORE]
Di nuovo interviene Marina per salvaguardare l’immagine del Premier e stavolta usa toni forti: “Mi fa letteralmente orrore che una persona come Roberto Saviano, che ha sempre dichiarato di voler dedicare ogni sua energia alla battaglia per il rispetto della libertà, della dignità delle persone e della legalità, sia arrivata a calpestare e di conseguenza a rinnegare tutto quello per cui ha sempre proclamato di battersi. Il 'mestiere di giustizia' come lo chiama Saviano, e coloro che sono chiamati ad esercitarlo non dovrebbero avere nulla a che vedere con la persecuzione personale e il fondamentalismo politico che questa vicenda mette invece con spudorata evidenza sotto gli occhi di tutti".
La paura “orrore” non va giù a Saviano, che rincara la dose: “Orrore mi fa chi sta colpevolmente e coscientemente cercando di delegittimare e isolare coloro che in questi anni hanno contrastato più di ogni altro le mafie.”
Un concetto ribadito domenica scorsa, in occasione della sua ultima uscita televisiva, ospite della poltrona dell’amico Fazio: Saviano, in pratica, descriveva le motivazioni che lo avevano condotto ad una scelta di coscienza, ossia quella di separarsi dal Gruppo Mondadori (oggi i suoi libri sono editi Feltrinelli). Pur conservando una stima profonda nei confronti della casa editrice che ha contribuito alla nascita e allo sviluppo del suo successo comunicativo, Saviano si è sentito in dovere di interrompere questa collaborazione per un disagio conseguente proprio alle continue esternazioni del presidente della Mondadori.
Secca la replica di Marina Berlusconi, che rivendica ancora una volta il diritto di ognuno ad esprimere le proprie opinioni, in totale libertà.
Eppure rimane ancora scettico Saviano sul ruolo assunto da Marina nel momento in cui rilascia determinate dichiarazioni: editore o figlia del premier?
Insomma una diatriba che sembra non avere fine e su cui oggi mette bocca il critico televisivo Aldo Grasso, che arriva a definire Saviano ormai ostaggio compiaciuto del suo successo mediatico.
Saviano ha dunque acquisito un nuovo interlocutore con cui dialogare a mezzo stampa?
Purchè il gusto della polemica (che lo stesso Grasso alimenta mentre condanna) non delegittimi mai i contenuti…